Al via le attività nella regione di Matam. «Interventi mirati nel campo agricolo e nella forestazione», annuncia l´assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu, che lo scorso anno aveva firmato l´accordo a Dabia
CAGLIARI - Al via, in Senegal le attività previste nell’ambito dell’intesa tra la Regione autonoma della Sardegna e l’Unione dei Comuni del Gic Bossea, che amministra i Comuni di Dabia, Agnam, Thilogne ed Orefondeé, nella regione di Matam. Tutte le azioni vengono svolte sul campo dai tecnici dell’Agenzia Forestas, in stretto contatto con i referenti locali del progetto, che ha una dotazione finanziaria di circa 800mila euro. Gli obiettivi sono quelli di migliorare le condizioni socio-economiche del territorio e contrastare i flussi migratori dall’area, favorendo il rientro dei cittadini senegalesi residenti in Sardegna. L’intesa è stata sottoscritta nel maggio 2017, a Dabia, dall’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu e dal ministro senegalese Yaya Kane, anche in qualità di presidente del Gic Bossea.
«Vogliamo offrire un aiuto concreto - spiega Spanu - agli abitanti della regione di Matam, una delle aree del Senegal più in difficoltà. Si tratta di interventi mirati che vengono realizzati sulla base dei principali bisogni manifestati dalle comunità. Tutto questo, nell’ambito delle relazioni che la Giunta guidata da Francesco Pigliaru sta costruendo con i Paesi del Maghreb e dell’Africa sub-sahariana. Il trasferimento di esperienze e buone pratiche contribuisce a creare migliori condizioni di sviluppo e a frenare i flussi migratori. Questo intervento assume contorni concreti grazie alla professionalità dei tecnici di Forestas che dopo visite e sopralluoghi per le necessarie verifiche ora si apprestano a affiancare sul campo i giovani produttori senegalesi». Il progetto ha una durata di ventiquattro mesi, riguarda un territorio di 1800chilometri quadrati, per un totale di 76mila abitanti e si muove su diverse direttrici, con l’intento di potenziare il comparto agricolo ed il sistema antincendio.
Tra i beneficiari diretti, ci sono 600 donne delle comunità di Sylla e Dioncto, che operano nel comparto ortofrutticolo. Attraverso la sistemazione agraria ed idraulica di due campi di 5mila metri quadrati, la realizzazione delle necessarie infrastrutture ed altri interventi di miglioramento si vuole potenziare un settore strategico ed assicurare alle produttrici nuove occasioni di sviluppo. Dovrà essere creato un piccolo centro di raccolta, con cella frigo, dei prodotti ortofrutticoli destinati alla vendita ubicato lungo la principale via di comunicazione tra le città di Matam e Saint Louis e nelle vicinanze di un vivace mercato giornaliero. Inoltre, si darà corso alla ristrutturazione del vivaio di Dabia, per consentire il riavvio immediato del ciclo di produzione finalizzato al rimboschimento. Prevista anche la formazione specifica di personale addetto alla prevenzione ed alla lotta contro gli incendi. Il progetto è rivolto anche ai cittadini senegalesi originari della regione di Matam ed oggi residenti in Sardegna. Con 70mila euro, vengono finanziate attività di microcredito per agevolare il percorso di rientro nella terra d’origine. I potenziali destinatari dovranno presentare un business plan, dimostrando di voler avviare un’iniziativa nel campo agricolo in grado di generare utili.
Nella foto: la firma dell'accordo
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