A.B.
6 febbraio 2016
A Macomer, cala il sipario su Io sono Misia
Si conclude domani, nel Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura di Macomer, il tour isolano della piece che vede sul palco Lucrezia Lante della Rovere
MACOMER - Il fascino ed il mistero di Misia Sert, donna straordinaria e figura di spicco nella temperie culturale e mondana della Parigi della Belle Epoque, in “Io sono Misia/L’ape regina dei geni” di Vittorio Cielo, per la regia di Francesco Zecca, con un'intensa Lucrezia Lante della Rovere, che presta volto e voce all'incantevole e seducente, bellissima, musa di artisti e ninfa egeria di Sergej Diaghilev, il fondatore dei celeberrimi Ballets Russes, nonché amica (e rivale) di Coco Chanel, ritratta da Renoir, Vuillard, Toulose-Lautrec, Bonnard, Valloton ed immortalata da Marcel Proust nella “Recherche”, e da Jean Cocteau, che si ispirò a lei per l'eroina del suo “Thomas l'imposteur”.
Un raffinato ed emozionante (auto)ritratto di una figura di primissimo piano nella capitale francese al massimo del suo splendore, in tournée nell'Isola (sotto le insegne del Cedac, per la stagione de La Grande Prosa nell'ambito del Circuito Multidisciplinare della Sardegna). Dopo il debutto di giovedì al Cine/Teatro Olbia di Olbia, e la replica di venerdì al Teatro Civico di Alghero), oggi (sabato), alle ore 21, lo spettacolo sarà al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo, mentre domani, alla stessa ora, il tour isolano si concluderà nel Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura di Macomer.
Io sono Misia (dopo il felice debutto in esclusiva al Festival dei Due Mondi di Spoleto ed al Festival La Notte dei Poeti al teatro romano di Nora) ritorna in terra d'Ichnusa, con tutta la suggestione di un viaggio nelle atmosfere della Belle Epoque, quando Parigi era al centro dell'Europa, e del mondo: in un ennesimo brindisi alla vita, Misia rievoca gli incontri più significativi della sua lunga e movimentata esistenza, il suo ruolo d'ispiratrice, consolatrice e consigliera, e scopritrice di talenti. Lo spettacolo è prodotto dalla Fondazione Devlata, in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Progetto Goldstein, impreziosito dalle scenografie evocative, ma essenziali, di Gianluca Amodio e dai costumi disegnati da Alessandro Lai, con le luci di Pasquale Mari e le musiche firmate da Diego Buongiorno.
Nella foto: Lucrezia Lante della Rovere
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