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A.B. 7 novembre 2014
Agti: Sardegna prima per numero di grotte turistiche
A Baunei, una due giorni di convegni e corsi di formazione per le guide promossa dall´Associazione Grotte turistiche italiane. Il turismo speleologico italiano attira ogni anno oltre un milione e 500mila visitatori e genera un fatturato di circa 25milioni euro


BAUNEI - Mare, cultura, storia, ma non solo. La Sardegna primeggia in Italia anche nel campo del turismo speleologico. Infatti, è la regione con la più alta concentrazione di grotte turistiche, ricca di ben dodici siti speleologici. A certificarlo, i dati dell'“Agti-Associazione Grotte turistiche italiane”, che ha lo scopo di promuovere le ricchezze del mondo ipogeo a livello nazionale ed internazionale e che, per questo, ha scelto l'Isola per una “due giorni” di convegni e corsi dedicati alla formazione di guide specializzate nel turismo in grotta. Il turismo speleologico rappresenta un'importante ed ulteriore risorsa per la Penisola, e per la Sardegna in particolare, capace di attirare oltre un milione e 500mila visitatori all'anno, di cui il 20percento esteri, e generare un fatturato, tra indotto e diretto, di circa 25milioni euro secondo i dati e le stime dell'Agti.

Il turismo del sottosuolo si sta, dunque, sempre più affermando e conta, nel complesso, cinquantadue grotte (ventiquattro iscritte all'Agti), diffuse in maniera omogenea su tutto il territorio. Oltre i dodici siti sardi, nelle altre regioni ne troviamo: uno in Valle d'Aosta, tre in Piemonte, tre in Lombardia, due in Veneto, sei in Friuli Venezia Giulia, due in Liguria, quattro in Toscana, uno nelle Marche, quattro in Lazio, due in Abruzzo, tre in Campania, cinque in Puglia, uno in Basilicata, due in Calabria ed uno in Sicilia. La durata media di visita delle grotte varia da 15' fino ad oltre tre ore in base alla grandezza e alla profondità. La due giorni di incontri e lezioni ha l'obiettivo di fornire alle guide delle grotte turistiche ed ai gestori delle stesse strumenti di approfondimento ed aggiornamento, sia per gli aspetti scientifici che per gli aspetti più strettamente legati alla divulgazione e comunicazione ai turisti.

Nella prima giornata, partendo da un excursus sulla storia delle grotte turistiche, l'incontro formativo si è concentrato su comunicazioni scientifiche di carattere speleologico relative al monitoraggio, al fenomeno del concrezionamento (che determina la formazione di depositi di grotta, generalmente cristallini, meglio noti con il nome di stalattiti e stalagmiti) e la genesi delle grotte stesse. I relatori hanno dispensato consigli utili alle guide turistiche su come spiegare in modo avvincente ed al tempo stesso scientifico tutti gli speleotemi. Domani, invece, sono programmate le prove pratiche con la visita delle grotte turistiche di Su Marmuri, ad Ulassai. L'importante incontro si svolge alla presenza dei massimi esperti italiani del settore tra cui Claudio Calzoni della “Società speleologica Baunese” e responsabile della Grotta del Fico di Baunei; il presidente Agti Francescantonio D'Orilia, il presidente del “Ssi-Società speleologica italiana” Giampietro Marchesi, il presidente onorario dell'Agti Vittorio Verole Bozzello, l'assegnista di ricerca “Cnr” Laura Sanna e le docenti dell'Università di Bologna Paolo Forti e Jo De Waele.

Nella foto: il presidente Agti Francescantonio D'Orilia
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