Ieri, oltre un centinaio di ragazzi hanno fermato le corse partenti dal capolinea del capoluogo, bloccando i pullman e chiudendo i cancelli. Potrebbe configurarsi il reato di interruzione di pubblico servizio
NUORO – Proseguono le proteste degli studenti che, quotidianamente, devono recarsi a Nuoro dai paesi limitrofi per esercitare il loro diritto allo studio. Si tratta di un problema reale e piuttosto chiaro: i pullman (a volte, non in buone condizioni) che coprono le tratte non sono sufficienti per trasportare tutti i giovani che ne hanno bisogno (e nella maggior parte dei casi anche il diritto, visto che pagano un regolare abbonamento).
Dopo una prima manifestazione organizzata qualche giorno fa
[LEGGI], mercoledì mattina, oltre un centinaio di giovani hanno attuato per circa tre ore una manifestazione di protesta nel capolinea di Nuoro. Provenienti da Galtellì, Mamoiada, Oliena, Orgosolo, Orosei e da altri paesi limitrofi, hanno dato voce al loro disagio. Inoltre, hanno bloccato i pullman in partenza e chiuso i cancelli del piazzale.
Proprio queste ultime azioni, però, potrebbero avere qualche strascico penale. Infatti, pare che la Questura di Nuoro abbia già identificato alcuni partecipanti alla manifestazione grazie alle immagini registrate dal servizio di videosorveglianza. Stando a “rumors” non ancora confermati, potrebbero scattare denunce con l'accusa di interruzione di pubblico servizio.
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