La Rete Pesa Sardigna si unirà in un coro di protesta contro la presenza dei poligoni militari in Sardegna, presentandosi il 29 ottobre alle ore 9 davanti al Tribunale di Lanusei, in occasione del processo Quirra
LANUSEI – In concomitanza con l’apertura del processo agli otto imputati, di cui sette generali dell’esercito italiano, accusati di “omissione dolosa aggravata di cautele contro infortuni e disastri”, la rete “Pesa Sardigna” invita associazioni, comitati, cittadini sardi e quanti fossero a favore della chiusura, della bonifica e della riconversione dei poligoni militari presenti in Sardegna, a partecipare al sit in programma alle ore 9 del 29 ottobre, davanti al Tribunale di Lanusei. «Sarà un giorno importante, perché questo processo segna un precedente storico per i diritti dei sardi e della Sardegna – ha commentato la rete Pesa Sardigna - infatti mai prima d’ora otto alti ufficiali di una base militare italiana erano finiti a giudizio».
Si tratta quindi di un caso isolato ed importante, che ha portato anche la Giunta regionale sarda ad annunciare la volontà di costituirsi parte civile al processo Quirra. Pesa Sardigna si aggiunge dunque alla protesta manifestando davanti al Tribunale e utilizzando lo strumento della denuncia-querela alla Procura della Repubblica, «un atto di responsabilità forte e cosciente che tutti noi possiamo fare – è stato detto - nel quale chiederemo che si proceda penalmente per tutti i reati che verranno ravvisati nei confronti di tutti coloro che saranno ritenuti responsabili delle attività militari che si attuano all'interno dei poligoni e idonee a porre in pericolo la salute della collettività e dell'esponente».
Per giustificare il mezzo, successivamente Pesa Sardigna ha affermato: «riteniamo doveroso offrire ai cittadini sardi un ulteriore mezzo per contrastare l’arroganza di uno stato italiano, ormai totalmente incapace di difendere l’interesse pubblico e completamente sordo ad ascoltare quelli che sono gli interessi della Nazione Sarda, perché i poligoni militari non sono in alcun modo compatibili con qualsiasi idea di sviluppo economico». Un esempio è rappresentato dal Pisq, da loro considerato il più famigerato tra i poligoni militari italiani, a causa delle sperimentazioni belliche effettuate, assai disastrose per l’uomo, specie quelle dei Milan francesi che, rilasciando torio radioattivo, hanno provocato conseguenze letali, quali patologie tumorali e malformazioni genetiche a cui è stata data la definizione di “Sindrome di Quirra”.
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