Mariangela Pala
15 aprile 2019
Progetto Turritano: «Usciamo dall’isolamento 5 Stelle»
A lanciare l’appello a tutti gli attivisti presenti nel territorio sono il coordinatore cittadino Gavino Ruiu, il presidente Antonio Chessa e il consigliere comunale di Progetto Turritano Alessandro Carta
PORTO TORRES - Delusione senza rivincita, uno sconforto collettivo verso un’amministrazione cittadina accolta con entusiasmo all’inizio del suo insediamento. «Oggi a distanza di 4 anni la comunità sta attraversando un momento di grave isolamento e di drammatica rassegnazione. Isolamento rispetto al ruolo istituzionale che Porto Torres dovrebbe avere nei confronti degli altri enti locali, regionali e nazionali e rassegnazione per la troppa delusione di fronte all’incapacità politica dimostrata dalla maggioranza».
Il gruppo dirigente del movimento politico Progetto Turritano si rifiuta di alzare bandiera bianca, convinto che le battaglie politiche si possano vincere insieme a quelle forze politiche capaci di un vero rinnovamento. A lanciare l’appello a tutti gli attivisti presenti nel territorio sono il coordinatore cittadino Gavino Ruiu, il presidente Antonio Chessa e il consigliere comunale di Progetto Turritano Alessandro Carta. L’obiettivo è stringere un patto civico tra le forze politiche «affinché si crei una “zona franca civico-politica” lontana dalle contrapposizioni nazionali che devono stare fuori dalle nostre logiche localistiche per condividere un progetto comune diventando artefici di un messaggio chiaro e forte per il 2020».
All’orizzonte c’è lo sviluppo industriale e quello ambientale, la svolta politica e soprattutto un risveglio culturale. «Il nostro porto continua ad essere solamente un’opportunità di sviluppo dalle grandi potenzialità da anni inespresse, - sottolineano i dirigenti di Pt - l’ Asinara continua a rappresentare quella conversione turistica che però non arriva mai perché non si mettono in atto quelle politiche di coraggio e di competenza, senza dimenticare che ormai nel grande dibattito politico cittadino sul nostro futuro non si parla più di lavoro».
Per Progetto Turritano «la politica ha il dovere di coinvolgere tutti coloro che sentono di doversi mettere a disposizione della causa pubblica e che magari hanno tenuto le distanze perché scoraggiati da tutte quelle interferenze che la politica impone. Sarebbe presuntuoso e pericoloso pensare di fare da soli come si è fatto in passato, magari dividendo la città in quartieri e contare le maggioranze e divisioni di ogni contesto cittadino».
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