Fibrillazione a Palazzo civico. Un post del sindaco di Alghero Mario Bruno sulla propria Maggioranza, rilanciato sulla propria pagina social a commento di un articolo apparso su un quotidiano regionale, ha scatenato le reazioni di diversi consiglieri, tra solidarietà e polemica
ALGHERO - «Cavolo, prima, di me dicevano che ero uno che faceva squadra e che cercava sempre la condivisione. Sarà che il ruolo di sindaco porta sempre a fare sintesi, dopo tante parole e posizioni diverse, altrimenti non si decide mai niente, non si amministra; sarà che ho dovuto gestire una Maggioranza in cui tutti erano tredicesimi, ogni posizione singola, ogni mal di pancia politico o no di ciascuno, poteva essere determinante per mandare a casa tutti; sarà che sono mancate e mancano le forze politiche capaci di fare filtro interno e di portare decisioni collegiali già definite; sarà che se avessi mostrato debolezza saremmo stati tutti a casa da tempo e saremmo stati considerati mollicci, senza carattere, anche contro un’Opposizione pregiudiziale e cattiva a cui spesso ho dovuto rispondere personalmente; mi rincuora però che i veti su di me non siano politici, evidentemente così male non abbiamo governato, ma niente scuse per me e per il mio caratteraccio, alla fine, capisco che ho molti margini di miglioramento e ancora qualche mese, forse qualche anno ancora, per rimediare. Mi ci metto di buona lena. Ma molliccio, no».
Questo il testo del post che, ieri mattina (mercoledì), il sindaco di Alghero Mario Bruno ha postato sulla sua pagina social, a commento di un articolo apparso su un quotidiano regionale e che parlava dell'idea che parti del Centrosinistra si sono fatte del primo cittadino. Il post ha scatenato le reazioni di diversi consiglieri, tra solidarietà e polemica. «Effettivamente il caratteraccio c'è, ma io ci devo amministrare una città, non andarci in vacanza», scherza il consigliere del Partito democratico Mimmo Pirisi. «Allora mi sa che siamo in due a non essere mollicci e ad avere un caratteraccio, ma a me va bene così», rilancia un altro
Dem, Alessandro Nasone.
Ma le frasi del primo cittadino non sono piaciute a Giusy Piccone, consigliere di Maggioranza con Campo progressista, che dichiara: «Non commento la parte sul carattere. Ma non accetto di essere considerata una tredicesima. Perché mai ho esercitato veti, mai avuto “mal di pancia”, mai chiesto nulla». Lalla Careddu, compagnia di partito sassarese chiede «quale virus stai girando”, ed alla risposta di Piccone, “Quello del “martire incompreso”», conclude: «Sarà, ma non denigrare gli altri è compito soprattutto del capo di una Maggioranza». Diversi i messaggi di solidarietà e complimenti a Giusy Piccone da parte dei rappresentati dell'Opposizione (ma questo era abbastanza pronosticabile), ma anche dell'assessore comunale Mario Nonne, che chiosa: «Sono orgoglioso di avere una comare così».
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