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Red 8 dicembre 2018
La bohème chiude tra gli applausi una Stagione da record
L´opera di Giacomo Puccini è tornata a Sassari dopo dieci anni in un allestimento tradizionale rivisitato dal regista Matteo Mazzoni e ha riscosso un ottimo successo ieri al Teatro Comunale, ultimo titolo nel cartellone 2018 dell’Ente concerti “Marialisa de Carolis”


SASSARI – Era attesa dall’inizio della Stagione lirica ed è stata premiata con il “tutto esaurito” e ripetuti applausi per tutti i protagonisti: “La bohème di Giacomo Puccini è tornata a Sassari dopo dieci anni in un allestimento tradizionale rivisitato dal regista Matteo Mazzoni e ha riscosso un ottimo successo ieri (venerdì) al Teatro Comunale, ultimo titolo nel cartellone 2018 dell’Ente concerti “Marialisa de Carolis”. Apprezzati tutti i protagonisti della vicenda tratta dal romanzo “Scènes de la vie de bohème”, di Henri Murger, che dal 1896, quando debuttò al Teatro Regio di Torino, continua a divertire e commuovere il pubblico di tutto il mondo. A Sassari, arrivò appena due anni dopo, nel 1898, e da allora viene ciclicamente riproposta: dal 1952, primo anno della Stagione targata Ente concerti, è andata in scena con sette diversi allestimenti.

Anche ieri sera, il pubblico del Comunale ha dimostrato di apprezzare la scelta della direzione artistica, tributando ripetuti applausi a scena aperta (in particolare per le arie di Rodolfo e Mimì nel primo quadro, le immortali “Che gelida manina” e “Sì, mi chiamano Mimì”, “Quando me’n vo” di Musetta nel secondo quadro e per “Vecchia zimarra”, l’aria di Colline nell’ultimo quadro) e premiando il cast: dagli esperti Massimiliano Pisapia (Rodolfo) e Daniela Schillaci (Mimì) ai giovani bohèmien Zoltán Nagy (Marcello), William Hernández (Schaunard) ed Alessandro Spina (Colline), ad Ilaria Vanacore (Musetta), Bruno Lazzaretti (Benoît/Alcindoro), Marco Puggioni (Parpignol), Fabrizio Mangatia (sergente dei doganieri), Antonello Lambroni (un doganiere) e Claudio Deledda (un venditore). Applausi per la regia di Mazzoni, autore anche dei costumi, che ha ripreso l’allestimento scenografico firmato negli Anni Cinquanta da Nicola Benois, con la collaborazione di Cristian Demuro ed arricchendolo con le proiezioni di Luca Attilii, valorizzate dal disegno luci di Tony Grandi.

La complessa e straordinaria partitura di Puccini è stata eseguita dall’Orchestra dell’Ente concerti diretta dal tedesco Michael Balke, mentre le parti corali (molto applaudite a fine secondo atto) sono state affidate al Coro dell’Ente, preparato da Antonio Costa, ed al Coro “Le note colorate” dell’Associazione Rossini, curato da Claudia Dolce. Un altro pienone (il terzo, dopo il “sold out” dell’Anteprima giovani di mercoledì e la “prima” di ieri) è previsto per domani, domenica 9 dicembre, quando l’opera sarà riproposta nella tradizionale esecuzione pomeridiana, alle 16.30, che concluderà la Stagione lirica 2018.
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