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Gabriella Serra 20 novembre 2018
L'opinione di Gabriella Serra
Battaglia comune contro lo scippo romano


Sassari-Alghero-Sassari, sembrava quasi fatta! Finalmente una strada finita in tutte le sue parti ed a quattro corsie, sicura, dritta. Ed invece no! Dai due ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, da Roma, è arrivato il no. Secondo loro la strada si potrà fare, ma solo a due corsie. Poco importa se sarà un imbuto in cui il traffico si congestionerà; poco importa se vite umane verranno ancora una volte messe a repentaglio da una strada che diventerà insicura. I due ministri M5S dicono l’ennesimo no ai propri elettori sassaresi ed algheresi ed a tutti coloro che su quella strada transitano.

La motivazione della salvaguardia dell’ambiente, per noi importante, intendiamoci, in questo caso è solo una scusa? I terreni sono già stati espropriati, i fondi stanziati ed il progetto era stato già approvato. Il nord-ovest della Sardegna ha bisogno di questa strada e serve che venga finita a quattro corsie e serve ad Alghero quanto a Sassari. L’analisi costi-benefici tanto decantata dai grillini evidentemente non è stata attenta, infatti non tiene nel dovuto conto il valore della vita umana che con una strada a due corsie proprio nel finale del percorso è chiaramente messa a repentaglio. Anche la bretella prevista per l’aeroporto deve secondo Roma, restare a due corsie.

Senza strade, aeroporto e porto efficienti l’economia del nord ovest non solo non potrà finalmente decollare, ma si decreterebbe definitivamente il “de profundis” di questa regione. Finora la politica isolana è stata davvero inefficace ed in troppi casi matrigna verso il nord ovest dell’isola, ma certo le amministrazioni locali non hanno, è evidente, fatto la loro parte. Si sottolinea da più parti come sia necessario che il nord ovest sia unito nella battaglia per ottenere quanto ci spetta. La Sardegna non può più accontentarsi di delegare il suo destino subordinandolo alle decisioni romane.

Il sindaco di Alghero si è espresso contro questo ennesimo scippo, ma si trincera dietro un referendum che mi chiedo a cosa serva ora, con tempi così stretti. Rischiamo, infatti, di perdere il denaro stanziato per terminare la strada. La Cisl manifesterà richiamando la politica ai propri doveri di fare nell’interesse pubblico, non di non fare nulla. Il sindaco di Sassari, invece, tace. Io credo che questa debba essere la battaglia di tutti, anche al di là degli schieramenti politici. Noi di EPI manifestiamo la nostra solidarietà agli algheresi, rivendicando a piena forza i diritti di tutto il nord Ovest della Sardegna, questa è per noi una battaglia che ci tocca nell’Orgoglio che è in ciascuno di noi.

*Energie per l'Italia Sassari
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