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Red 19 ottobre 2018
Cooperazione: accordo Sardegna-Uganda
Sottoscritta ad Adjumani l’intesa tra la Regione autonoma della Sardegna e la Sub regione ugandese Madi-West Mile. “Trasferiamo competenze a un territorio che ospita oltre 500mila rifugiati”, sottolinea l´assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu


CAGLIARI - L’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu ed il viceprimo ministro ugandese Moses Ali hanno sottoscritto oggi (venerdì), ad Adjumani, nel nord-ovest dell’Uganda, l’intesa tra la Regione autonoma della Sardegna e la Sub Regione del Madi-West Nile per promuovere lo scambio di buone pratiche nel settore dell’approvvigionamento idrico, nella gestione delle risorse forestali e nella formazione tecnica e scientifica per le attività di rimboschimento. Alla cerimonia della firma, che si è svolta nel Multi purpose training centre, hanno preso parte anche l’ambasciatore d’Italia Federico Fornara, il ministro dell’Agricoltura del governo ugandese Vincent Ssempijja e l’ambasciatrice in Italia Elizabeth Paula Napeyok.

«Il rapporto di cooperazione appena nato tra i nostri due territori – ha dichiarato Spanu – è un esempio concreto di “cooperazione territoriale decentrata”, basata sulla condivisione di problematiche comuni e sulla diretta richiesta di intervento del Governo ugandese. In questi giorni, ho avuto modo di apprezzare questo territorio in cui sono presenti molte opportunità e una popolazione molto giovane, ricca di slanci ed energie, e proprio a partire da questi aspetti possiamo costruire con successo le nostre proposte progettuali condivise in modo tale da renderle il più possibile efficaci e sostenibili». La Sardegna ha, per anni, portato avanti progetti di mitigazione degli effetti della desertificazione riservando particolare attenzione alla conservazione del suolo, del paesaggio e della biodiversità. La Sub Regione del Madi-West Nile intende avvalersi del supporto scientifico della Regione per attività di rimboschimento e la formazione dei suoi tecnici in questo campo specifico. La delegazione guidata dall’assessore Spanu è composta da Luciano Gutierrez (prorettore per l’internazionalizzazione e ricercatore del Centro intedipartimentale “Nucleo di ricerca sulla desertificazione” dell’Università degli studi di Sassari), Laura Altea (che opera nell’ambito dello stesso nucleo di ricerca), dai tecnici dell’Enas Maria Antonietta Dessena ed Andrea Virdis, e dai funzionari dell’Unità di progetto della Regione sui flussi migratori guidata da Marco Sechi. I tecnici ed i ricercatori giunti dalla Sardegna, attraverso sopralluoghi ed incontri con la popolazione, gli amministratori locali e gli esperti ugandesi, stanno verificando sul campo la reale situazione per poi definire la proposta progettuale che sarà messa a punto entro la fine dell’anno.

La Sub Regione è impegnata nell’accoglienza di oltre 500mila rifugiati provenienti dal Sud Sudan, che vivono in quarantotto insediamenti. Solo il territorio di Adjumani ospita oltre 200mila persone in fuga da guerre e persecuzioni. Tutto questo determina una continua pressione sulle risorse territoriali: terreni, foreste, zone umide ed acqua. «Ho visitato ad Adjumani – sottolinea Filippo Spanu – il campo che ospita i rifugiati e ho constatato il grande sforzo che l’Uganda compie in questo momento per dare ospitalità a persone in fuga da guerre e persecuzioni. La Sardegna mette in campo le competenze e le professionalità dell’Enas, di Forestas e dell’Università di Sassari per migliorare le condizioni della popolazione locale e dei profughi. È un’apertura doverosa verso un Paese che ospita al suo interno oltre un milione di rifugiati e che ha raggiunto il terzo posto al livello mondiale nell’accoglienza. Credo che l’Uganda rappresenti un modello significativo per la comprensione delle dinamiche legate alla migrazione e dovrebbe essere preso come punto di riferimento da tanti Paesi, soprattutto europei. Siamo qui perché crediamo che aprire i confini ai migranti, pur con equilibrio e in modo ordinato, sia un dovere civile». L’accordo, che nasce da numerosi incontri tra le due delegazioni e dalla visite dei rappresentanti istituzionali del paese dell’Africa subsahariana in Sardegna, ha un valore specifico anche per le opportunità che si aprono per gli imprenditori sardi in un mercato molto interessante soprattutto negli ambiti del turismo, delle opere pubbliche e delle energie rinnovabili. Spanu, nel corso della missione, ha incontrato anche il primo ministro ugandese Ruhakana Rugunda ed il capo delegazione dell’Unione europea Attilio Pacifici. Di particolare interesse, per i risultati che sono scaturiti in vista dei progetti da attuare, il momento di approfondimento a cui hanno preso parte il ministro dell’Acqua e dell’ambiente Sam Cheptoris ed i rappresentanti istituzionali, delle associazioni professionali e culturali e del mondo universitario della Sub Regione del Madi-West Nile.

Nella foto: il momento della firma
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