ALGHERO - Una decisione irragionevole. Dopo la presa di posizione dei primi cittadini di Alghero, Sassari e Olmedo [LEGGI], è la volta della Fit-Cisl che ha chiesto «il ripristino immediato della linea ferroviaria e nel contempo la convocazione di un tavolo dove poter discutere la tempistica degli interventi necessari e le soluzioni ottimali per evitare disagi ai cittadini». Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu che, in una nota, ha «immediatamente richiesto all’Arst di ripristinare le condizioni di sicurezza della rete e di comunicare il cronoprogramma dell’intervento, garantendo la continuità del servizio pubblico con modalità sostitutiva» [LEGGI].

Insomma, è il caos per una decisione apparsa decisamente azzardata, priva del normale preavviso e unilaterale, nonostante i lavori fossero addirittura appaltati ma fermi perche lo stesso Ministero non ha ancora sbloccato i fondi. «I lavori già previsti per il prossimo anno – sostiene la Fit-Cisl – dovranno essere anticipati con carattere d’urgenza, ma i fondi stanziati arriveranno solo l’anno prossimo. Per questo motivo, siamo fortemente perplessi sulle decisioni intraprese».

«Non siamo contrari alla messa in sicurezza delle infrastrutture anzi, ma appare poco probabile come l’Arst possa intervenire sulla tratta in tempi brevi senza l’accesso alle risorse disponibili» spiegano i sindacati di categoria, decisamente contrariati per l'accaduto. «Però siamo al paradosso, ci chiediamo se sia normale che un Ufficio del Ministero dei Trasporti decida la chiusura di una linea fondamentale per i pendolari di Sassari ed Alghero, e il Dicastero a cui appartiene non sappia e non informi l’Ustif che per la stessa tratta sono già pianificati quei lavori richiesti in coincidenza con la progettazione in capo all’Arst, cosa che consente all’Azienda di trasporto regionale l’accesso alle risorse necessarie disponibili nel Fondo di Sviluppo e Coesione».