Il capogruppo dell´Udc in Consiglio regionale Rubiu interviene sul progetto “Cumentzu”, l´avviso pubblico della Regione autonoma della Sardegna, che mira alla crescita dell´occupazione dei profughi ed all´inclusione attiva
CAGLIARI - Una misura per il rafforzamento delle competenze e l’inclusione attiva dei migranti. E’ il progetto “Cumentzu”, con un avviso pubblico della Regione autonoma della Sardegna, che mira alla crescita dell’occupazione dei profughi ed all’inclusione attiva. Un pacchetto pari ad oltre 3milioni di euro che scatena la reazione della politica. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu definisce il programma «un affronto alle condizioni dei giovani sardi, con gli studenti neolaureati costretti ad un esodo senza fine per trovare lavoro».
Secondo il rappresentante dei moderati, che sul tema ha presentato un’interrogazione per fare luce sulla suddivisione dei fondi, «questa politica segnala ancora una volta lo squilibrio tra le risorse destinate allo sviluppo ed alla crescita dei settori trainanti dell’economia isolana e le operazioni di integrazione dei migranti che arrivano in Sardegna». Tanto per citare un esempio: «gli agricoltori ed i pastori attendono da anni le remunerazioni del piano di sviluppo rurale, con ritardi ormai inverosimili sui finanziamenti destinati al primo insediamento dei giovani in agricoltura – rimarca Rubiu – Nel frattempo, la Regione si concentra sui migranti, abbandonando al loro destino le criticità dei comparti strategici dell’economia».
Un disappunto che l’esponente dell’Udc chiarisce: «il progetto denominato Cumentzu andrebbe declinato a favore dei giovani disoccupati sardi, anche per scongiurare lo spopolamento delle zone interne dell’Isola. Secondo le ultime statistiche, il tasso di disoccupazione tra i ragazzi raggiunge il 54percento. Una cifra che dovrebbe preoccupare la Giunta regionale». Per il capogruppo Udc, il piano andrebbe rivisto: «c’è un ulteriore dato che indurrebbe ad un ripensamento, perché questi finanziamenti sono destinati ad agenzie formative, cooperative e associazioni temporanee d’impresa impegnate nell’integrazione dei migranti. La disoccupazione dilagante, i tanti sardi che perdono il lavoro, le famiglie in affanno impongono un diverso approccio verso la crisi economica che attanaglia l’Isola».
Nella foto: il consigliere regionale Gianluigi Rubiu
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