Medaglia d´argento nel Concorso mondiale di Bruxelles, svoltosi in Cina, per il cannonau Nostranu. I vini dell’azienda dorgalese hanno conquistato anche tre medaglie al Decanter
DORGALI - Il Nostranu, Cannonau in purezza prodotto dalla Cantina Berritta, ha conquistato una medaglia d’argento al prestigioso concorso mondiale di Bruxelles. Il vino dell’azienda dorgalese è stato premiato insieme a circa quattrocento etichette italiane e ventiquattro etichette sarde. La Sardegna ha conquistato una pioggia di medaglie al famoso concorso mondiale quest’anno svolto in Cina. Oltre quattrocento bottiglie italiana tra le 9.100 inviate al concorso sono state premiate. Tra queste, anche il Cannonau Nostranu del 2016, prodotto dalla Cantina Berritta, che ha conquistato una medaglia d’argento.
«Siamo davvero molto orgogliosi di questo nuovo riconoscimento – spiega Antonio Berritta, fondatore della Cantina – avere ottenuto una medaglia d’argento al concorso di Bruxelles è una grande gioia. Il Nostranu è un vino 100percento cannonau, prodotto da una vigna giovane, un vino che si può bere tutti i giorni senza stancarsi mai». Nelle ultime settimane, la Cantina Berritta ha ricevuto ulteriori premi. Il Nostranu 2016, il Monte Tundu 2015 ed il Don Baddore 2016 hanno conquistato la medaglia di bronzo al Decanter, mentre il Thurcalesu del 2016 è stato insignito con una menzione. Circa un mese fa, erano stati i giudici del Grenache du Monde, manifestazione che l’anno scorso si è svolta in Sardegna facendo tappa anche a Dorgali, a premiare il Monte Tundu del 2014, un Cannonau classico, una delle nuove etichette prodotte dalla Cantina ed imbottigliato per la prima volta nel 2016 dopo due anni di riposo in botte.
«Bisogna davvero fare un plauso a tutta la Sardegna e agli eccezionali vini prodotti dalla nostra terra – conclude Berritta – faccio i miei complimenti a chi tra i sardi in particolare ha conquistato le medaglie più ambite». La Cantina Berritta produce il rosato Marinu, i cannonau Nostranu e Thurcalesu, il cannonau classico Monte Tundu, il blend di cannonau e syrah Don Baddore ed il suo particolare ed unico bianco Panzale, nato dalla riscoperta dell’omonimo vitigno autoctono. La produzione avviene tramite metodi di coltivazione tradizionali.
Nella foto: Antonio Berritta
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