Prof. Antonio Marchesi, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International e docente di diritto internazionale nell´Università di Teramo, su immigrazione via mare e principio di non refoulement
SASSARI - Il corso di dottorato in Scienze giuridiche dell'Università di Sassari, coordinato dal Prof. Michele M. Comenale Pinto, d'intesa con il Corso di laurea in sicurezza e cooperazione internazionale (coordinatore prof. Quirico Migheli), e con tutto il Dipartimento di Giurisprudenza (Direttore Prof. Giampaolo Demuro), nell'ambito delle proprie attività, ha invitato il Presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, Prof. Antonio Marchesi, docente di diritto internazionale nell'Università di Teramo, a svolgere una conferenza il prossimo 22 maggio, alle ore 15,30, presso l'Aula Segni del Centro didattico di viale Mancini.
Il tema è quello dell'immigrazione via mare. Al di là delle questioni connesse all'obbligo di soccorso della vita umana in mare, in base alla Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare del 10 dicembre 1982 Convenzione di Amburgo del 27 aprile 1979 sul soccorso in mare, Convenzione di Londra del 28 aprile 1989 sul soccorso in mare, e delle problematiche connesse all'individuazione del porto di sbarco sicuro delle persone salvate, verrà affrontata la questione del divieto di respingimenti di massa, ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
In base a quest'ultima disciplina, la Corte europea dei diritti dell'uomo, con una pronuncia della Grande Camera del 23 febbraio 2012, nel caso "Hirsi Jamaa", ha condannato l'Italia per il respingimento forzoso collettivo di immigranti operato in alto mare da unità militari italiani. Nonostante la vicenda si fosse svolta in alto mare, infatti, seconda la Corte europea dei diritti dell'uomo, avrebbe comunque dovuto riconoscersi la giurisdizione dell'Italia, in quanto Stato della bandiera delle unità militari su cui gli immigranti si erano trovati.
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