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Red 10 maggio 2018
Collezione Piloni al Salone del libro di Torino
Domani, Rita Pamela Ladogana e Susanna Paulis presenteranno il volume, voluto fortemente dal rettore dell’Università di Cagliari ed edito dalla Ilisso, che strappa definitivamente dall’oblìo uno dei gioielli dell’Ateneo e segna l’inizio di un nuovo percorso di valorizzazione e fruizione. Domenica, nell’ambito del focus “Anime arabe”, Patrizia Manduchi ed Alessandra Marchi parlano di Gramsci nel mondo arabo


CAGLIARI - Sarà presentato al 31esimo Salone internazionale del libro di Torino, domani, venerdì 11 maggio, alle 13.30, il volume “La Collezione Piloni dell’Università degli Studi di Cagliari”. A presentare il volume saranno Rita Pamela Ladogana (responsabile della Collezione, curatore scientifico del volume e ricercatrice di Storia dell’arte contemporanea) e Susanna Paulis (antropologa culturale ed assegnista di ricerca dell’Università di Cagliari, autrice del ricco saggio sui gioielli della Collezione). Il progetto editoriale è stato fortemente voluto dal rettore Maria Del Zompo per valorizzare uno dei tesori appartenenti al ricco patrimonio culturale dell’Ateneo, che negli ultimi anni sta uscendo dall’oblìo in cui sembrava essere stato dimenticato. «Ho sempre amato la Collezione Piloni, quel profumo di Sardegna che si respira ammirando le opere donate all’Ateneo cagliaritano ed esposte – scrive il magnifico nella prefazione - dalle mappe ai costumi, alle opere pittoriche e alle incisioni, ai gioielli e ai tappeti, insomma un luogo e un tempo dove si può approfondire la conoscenza del territorio e del popolo sardo. Ecco perché ho chiesto a Rita Ladogana, ricercatrice del nostro Ateneo, di coordinare i lavori per un volume che rendesse ancora più visibile e apprezzabile il valore delle opere raccolte da Luigi Piloni, studioso e appassionato di arte e di storia della Sardegna».

Il volume, edito da Ilisso (Nuoro), si propone di implementare gli studi, tra i quali quelli dello stesso Collezionista Luigi Piloni, con un catalogo generale dell’esposizione, finora mai realizzato, che rende conto della raccolta nella sua interezza e mira a porre in evidenza le stringenti relazioni tra gli oggetti raccolti da Piloni con l’obiettivo di riannodare le fila di un sentimento di appartenenza alla sua terra di origine. Si compone di nove saggi finalizzati a presentare ogni singolo nucleo della ricca collezione attraverso contributi scientifici, che offrono un esaustivo panorama dei manufatti della raccolta. Il progetto editoriale coinvolge geografi, architetti, antropologi, museologi e storici dell’arte dell’Ateneo cagliaritano o afferenti ad importanti istituti di ricerca del territorio. Il catalogo, curato da Ladogana, si apre con il testo di Simona Campus (docente di Museologia all’Università di Cagliari) rivolto alla musealizzazione della collezione, con una introduzione alla figura del collezionista ed alla genesi della raccolta. Al primo saggio seguono il contributo di Sebastiana Nocco, ricercatrice in cartografia storica al Cnr di Cagliari, dedicato alla ricca raccolta di oltre duecento carte geografiche, ed il saggio di Anna Maria Saiu Deidda, già docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Cagliari, incentrato sull’analisi delle vedute del capoluogo isolano riferite ad un vasto arco cronologico, dal Cinquecento all’Ottocento. Segue il saggio di Marco Cadinu dedicato al racconto dell’immagine della città vista dal mare nelle stampe della collezione. Alla consistente raccolta di dipinti, importante testimonianza del percorso della storia delle arti visive in Sardegna dal Cinquecento al tardo Novecento, sono dedicati i contributi di Mauro Salis, docente di Storia del restauro dell’Università di Cagliari, e di Marzia Marino, direttrice del Museo Carmelo Floris di Olzai.

Di Rita Pamela Ladogana è l’approfondimento dedicato alle serie di stampe raffiguranti i costumi sardi. Seguono i contributi relativi alle testimonianze della cultura materiale, nello specifico il saggio di Franca Rosa Contu, responsabile del settore musei Isre, incentrato sulla trattazione dei manufatti artigianali tessili, ed il ricco saggio dell’antropologa culturale Paulis dedicato ai gioielli ed all’argenteria da abbigliamento. Il volume è corredato da un ricco apparato di immagini, relative alle più significative ed importanti testimonianze per ogni nucleo della collezione. Domenica 13, Patrizia Manduchi e Alessandra Marchi, docente e ricercatrice di UniCa alla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, interverranno all’incontro “Gramsci nel mondo arabo”, alle 10.30, nello stand della Regione Sardegna. Le due studiose, componenti del GramsciLab, presenteranno l’omonimo volume e ne discuteranno con Michele Brondino e Lucia Sorbera. Infatti, la lettura di Gramsci rivela una fitta rete di relazioni culturali tra intellettuali italiani ed arabi, che da anni il Centro interdipartimentale dell’Ateneo diretto da Patrizia Manduchi studia ed approfondisce con numerose collaborazioni internazionali. Si tratta di un percorso storico che ha coinvolto più generazioni e che ha profondamente segnato non solo il pensiero critico, ma anche la società civile nel mondo arabo contemporaneo.
Commenti
17:32
La presidente dell’Associazione Editori Sardi, Simonetta Castia, ha inviato una lettera alla neoeletta presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, per chiedere un incontro e attenzione per il comparto dell’editoria, ricordando l’impegno dell’AES al Salone del Libro di Torino


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