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Red 27 marzo 2018
Teatro: LucidoSottile a Dorgali
Vita segreta di Anita in “Spanker machine/dell’Otaku celato”, con Michela Sale Musio, per la regia di Tiziana Troja, che firma anche drammaturgia e coreografia). Lo spettacolo è in cartellone domani sera, al Teatro/Centro culturale, per la rassegna “Quarto movimento”, organizzata da Mousikè, nell´ambito del progetto Criaduras, in collaborazione con il Cedac Sardegna


DORGALI - Il segreto di una giovane donna in “Spanker machine/dell’Otaku celato”, pièce multimediale firmata LucidoSottile, con drammaturgia, regia e coreografia di Tiziana Troja e Michela Sale Musio nel ruolo della protagonista, Anita che nell'intimità della sua casa si trasforma in un'eroina da manga ed anime giapponesi per evadere dalle regole e dalle costrizioni della società e sentirsi, paradossalmente ma non troppo, finalmente davvero se stessa. Il fascino della cultura orientale ed i paradigmi dell'educazione delle fanciulle in Occidente s'intrecciano nello spettacolo, liberamente ispirato a “Beside the Bonnie Brier Bush”, di Ian Maclaren, in cartellone domani, mercoledì 28 marzo, alle 21 al Teatro/Centro culturale di Dorgali, per la rassegna “Quarto movimento”, organizzata da Mousikè, nell'ambito del progetto Criaduras, in collaborazione con il Cedac Sardegna.

Lo spettacolo, incastonato nella Stagione di prosa 2017-18 del Cedac, nell'ambito delCircuito multidisciplinare dello spettacolo in Sardegna, propone un'indagine nella psiche e nell'universo femminile attraverso la figura enigmatica di una donna apparentemente “risolta”, affermata e sicura di se, dietro la cui maschera, seducente e rassicurante, si cela però un mistero. Creatura raffinata e moderna, Anita incarna la complessità della civiltà del Terzo millennio, le molteplici sfaccettature di una personalità immersa nella “società liquida” e dunque mutante, con un immaginario fortemente caratterizzato dai cartoons e dalle serie televisive: alle prese con quotidiani inconvenienti domestici e conflitti condominiali, con questioni professionali e legami familiari, preferisce rifugiarsi in una dimensione privata, quasi a cercare sollievo dall'invadenza del mondo esterno, tra rito e catarsi.

La pièce, scritta e diretta da Troja, con la collaborazione drammaturgica di Maurizio Temporin e Francesco Guerrini, mostra inediti scenari presenti e futuri, a partire dalla passione (fino all'ossessione) per i manga e gli anime, nei diversi aspetti, dal collezionismo all'identificazione con i personaggi, nuovi archetipi per una mitologia contemporanea, con la scelta o la costruzione di un alter ego su cui proiettare frustrazioni ed ansie di riscatto. La (doppia) vita della protagonista si snoda tra la routine giornaliera e la metamorfosi che la conduce all'interno di un sogno ad occhi aperti, o forse meglio in una realtà virtuale con colonna sonora ad hoc in cui riscrivere la trama delle storie tra amicizie (o vere e proprie “sorellanze”) ed eventuali rivalità, per poi concedersi una privata parentesi di “educativa” trasgressione.

Nella foto (di Elena Santucci): Michela Sale Musio
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