Il capo di gabinetto della Presidenza della Regione autonoma della Sardegna ha incontrato i sindaci di Decimoputzu e Villasor e ha ribadito il giudizio negativo all´impianto
CAGLIARI - La Regione autonoma della Sardegnsa conferma la sua contrarietà all’esproprio di aree agricole per l’insediamento di impianti di solare termodinamico di grandi dimensioni a Decimoputzu e Villasor. Si è tenuto a Villa Devoto venerdì scorso l’incontro richiesto dai comuni interessati, con la presenza del sindaco e vicesindaco di Decimoputzu Alesssandro Scano e Marco Ena, e del sindaco di Villasor Massimo Pinna.
Incontrando i primi cittadini, il capo di gabinetto della Presidenza Gianluca Serra ed il capo della Segreteria dell’assessore regionale degli Enti locali Gianluigi Piano hanno ricordato la lettera inviata dal governatore Francesco Pigliaru al presidente del Consiglio dei ministri ed una seconda missiva indirizzata al ministro dell’Ambiente dall’assessore Donatella Spano, in cui la Regione assume una posizione di contrarietà netta e perentoria su progetti simili. «Il giudizio negativo già in precedenza espresso in molteplici occasioni dalla Regione Sardegna non è in discussione ed è stato confermato anche in occasione della recente proposta respinta in Consiglio dei Ministri di un analogo progetto di grandi dimensioni, sempre in Sardegna», ha dichiarato Serra.
«Abbiamo rilevato e rimarcato l’incoerenza del progetto con il Piano energetico regionale e con il Piano paesaggistico e soprattutto l’indisponibilità dei proprietari delle aree individuate. Vogliamo valorizzare le nostre zone produttive agricole in coerenza con le attività dei titolari e non attraverso espropri che in questo caso mal si conciliano con la pubblica utilità. È importante lo sviluppo della ricerca e dell’industrializzazione della tecnologia legata al solare termodinamico, in cui peraltro la Sardegna è stata apripista, ma occorre individuare aree disponibili concretamente vocabili e non recuperabili con l’esproprio», ha concluso Serra.
Commenti