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P.C. 9 gennaio 2018
Manovra da 7,7mld: tutte le misure
L´ok del Consiglio regionale arriva con 28 voti favorevoli e 16 contrari, in tempo utile per evitare il ricorso all´esercizio provvisorio. La metà del bilancio, 3,49 miliardi, è destinato alla sanità, mentre 323 milioni vanno per il lavoro, dei quali 127,9 mln per il piano che si snoderà principalmente attraverso cantieri e bonus occupazionali


CAGLIARI - Una Finanziaria di sviluppo, che punta a potenziare la ripresa rafforzando fortemente il tessuto economico, sociale e lavorativo della Sardegna, con particolare attenzione all’istruzione. Con il via libera definitivo del Consiglio regionale decolla la manovra per il 2018: poco meno di 8 miliardi di euro, niente esercizio provvisorio di bilancio, tasse al minimo per dare ossigeno a famiglie e imprese, un Piano per il lavoro per tutte le categorie in difficoltà, Fondo unico per gli Enti locali confermato e l’incremento del 50% del Reis, il reddito di inclusione sociale. «Questa è la Finanziaria della ripresa: intercetta, rafforza e amplifica i segnali positivi che stanno arrivando», dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru. «Ed è la Finanziaria del lavoro e del sociale: con LavoRas e con l’aumento del Reis vogliamo dare risposte alle categorie più deboli della società, garantendo assistenza ai poveri, intervenendo sulle emergenze e nello stesso tempo creando occasioni di lavoro per i giovani e i meno giovani, per garantire quell’inclusione che è un aspetto fondamentale e imprescindibile della nostra manovra».

Scuola e istruzione. Approvata dalla Giunta regionale lo scorso 17ottobre, la manovra è stata volutamente lasciata aperta al contributo del Consiglio per le modifiche considerate prioritarie. E così ai 156 milioni stanziati dalla Giunta per l’istruzione con il potenziamento di Iscol@, la lotta alla dispersione scolastica e il finanziamento del settore universitario se ne sono aggiunti con gli emendamenti di maggioranza altri 17 e 200mila euro per borse di studio Ersu, fitto casa, borse di specializzazione mediche, finanziamento delle università di Cagliari e Sassari. Ai 346 milioni stanziati per il Sociale, una delle principali priorità dell’esecutivo, se ne sono aggiunti altri 24,1 per portare il Reis stabilmente da 30 a 45 milioni di euro, per finanziare con 5 milioni le leggi di settore e garantire il funzionamento di centri antiviolenza, educazione alimentare e reddito di libertà.

Per l’agricoltura oltre ai 344 milioni della Giunta ci sono i 20 per le calamità del settore non ovicaprino che si aggiungono ai 25 statali e ai 45 per l’ovicaprino, e finanziamenti per apicoltori, cavallini della Giara, allevamento, bandi per la pesca e lotta durissima alla peste suina africana che si vuole completamente eradicare in tempi brevi. 10milioni in più vanno a Cultura e Sport oltre ai 73 della Giunta per la valorizzazione dei Giganti di Mont’e Prama ma anche per le industrie creative, le residenze artistiche e un piano straordinario di scavi archeologici. Altri 5 milioni destinati all’Ambiente con i 627 stanziati dalla Giunta: con un piano di investimento da 17 milioni saranno acquistati moderni mezzi multiuso per il potenziamento del sistema regionale della protezione civile.

E poi bonifiche dei siti inquinati, gestione dei rifiuti, contrasto all’erosione costiera. 55 milioni vanno al Turismo per l’allungamento della stagione, l’attivazione di sistemi di iperconnessione con i visitatori e la valorizzazione in chiave turistica dei tratti identitari dell’isola. Con 50 milioni per l’edilizia si lavorerà a un piano di manutenzione degli alloggi Area, all’efficientamento energetico degli edifici pubblici e a nuovi progetti di housing sociale. La politica per i trasporti può contare su 554 milioni, più 3,4 per ripianare il debito Arst: fra le priorità, oltre alla continuità territoriale aerea e marittima, la mobilità urbana, le reti ciclabili, l’interconnessione fra hub portuali e aeroportuali, il potenziamento e l’integrazione dei trasporti su ferro e gomma. Alla Sanità sono destinati 3 miliardi e 488 milioni: oltre a garantire i Lea, saranno riorganizzate le cure territoriali, attuate la riforma della rete ospedaliera e il piano di riqualificazione e riorganizzazione del sistema.

Per innovazione, sviluppo tecnologico, internazionalizzazione, metanizzazione e mobilità elettrica ci sono 134 milioni. Fra gli altri emendamenti principali ricordiamo 26 milioni per i lavori pubblici nei comuni, 3,7 milioni per l’acquisto di sangue destinato alle trasfusioni, 2,3 milioni all’anno per tre anni per il contratto integrativo di medici di famiglia e pediatri. Ancora, il piano neve da 1,5 milioni con 500mila euro all’anno per tre anni ai comuni montani per lo sgombero, 8 milioni all’anno per tre anni al Teatro Lirico di Cagliari, 100mila euro per l’azzardopatia, 200mila euro per l’acquisto di defibrillatori per scuole e palestre, 6,6 milioni per quest’anno e 7 ciascuno per 2019 e 2020 per garantire la continuità territoriale con le isole minori, 400mila euro quest’anno e 500mila ciascuno per i prossimi due per l’abbattimento dei costi di trasporto da e verso le isole minori dei non residenti.
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