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Paola Correddu 23 ottobre 2017
L'opinione di Paola Correddu
Sanità, gli emendamenti miraggio


Da Cagliari, secondo alcuni, sarebbero giunte in questi giorni notizie confortanti per il presidio Alghero-Ozieri. Stando a queste notizie, grazie all’approvazione in Consiglio regionale di due emendamenti, il 766 e l’866, entrambi proposti da onorevoli della Maggioranza, la classificazione in Dea di primo livello sarebbe cosa certa. Mossa da curiosità, ma anche da prudenza, prima di gioire, sono andata a leggermi i due emendamenti che possiamo riassumere sinteticamente in questo modo: il presidio Alghero-Ozieri è classificato, al momento, come presidio di base e solo dal 2018 diventerà presidio di primo livello, senza alcun riferimento al mese in cui ciò avverrà; la classificazione a presidio di primo livello è strettamente legata all’istituzione della Rianimazione; la funzione del presidio sarà comunque sottoposta ad attento monitoraggio. Anche questa volta ci stanno vendendo un’illusione.

Si parla del passaggio da presidio di base a presidio di primo livello in maniera molto vaga, senza specificazione alcuna e la vaghezza è sempre foriera di misinterpretazioni e discrezionalità. La classificazione poi viene strettamente legata all’istituzione della Rianimazione la cui apertura, come dice giustamente il dottor Nasone, deve essere preceduta dall’accreditamento regionale, per avere il quale il reparto deve rispondere a ben precisi requisiti che riguardano il personale, la strumentazione tecnologica e deve essere in possesso di tutte le certificazioni di collaudo. Altra cosa sottolineata dal dottor Nasone è che l’istituzione della Rianimazione spetta all’Ats e quindi a Moirano. Infine, contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno, il monitoraggio resta eccome. Mi pare che non sia molto difficile capire quale sia la filosofia che abbia ispirato il contenuto di questi emendamenti, vere e proprie scatole vuote, che vogliono spacciare per realizzato ciò che in realtà è appena supposto: la paura di perdere consenso.

Un po’ in tutti i centri della Sardegna sono nati comitati di cittadini, spesso appoggiati anche dai loro sindaci, che hanno duramente contestato questa riforma che taglia servizi e mette in serio pericolo l’accesso alle cure primarie delle fasce più deboli della popolazione. Siccome il congresso del Pd è alle porte e molti onorevoli temono di cadere sulla buccia di banana della sanità, l’hanno pensata bene: sostenere gli obiettivi che sin dall’inizio questa riforma si era prefissata senza assumersene la responsabilità. Ovvero, in parole povere, Alghero-Ozieri sarà presidio di base, ma essi giureranno di aver fatto di tutto per ottenere la classificazione di primo livello, risultato che non si è ottenuto per colpa di Moirano, che non si è impegnato abbastanza per istituire la Rianimazione. Moirano, già braccio armato della Giunta regionale, sarà anche l’uomo nero del Consiglio regionale, tanto a lui che gli frega dei giudizi negativi dei cittadini: non si deve mica candidare. Il prossimo anno, quando avrà fatto il lavoro sporco, lascerà l’Isola e tanti saluti. Purtroppo non c’è proprio niente di cui gioire.

*medico algherese
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