Riunione, lunedì mattina, sulla situazione epidemiologica della lingua blu tra l’assessore regionale della Sanità, il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna Alberto Laddomada, il responsabile dei servizi veterinari dell’Ats Franco Sgarangella, i rappresentanti del servizio di Igiene pubblica e veterinaria dell’Assessorato e le associazioni di categoria degli agricoltori
CAGLIARI - Riunione, lunedì mattina, sulla situazione epidemiologica della lingua blu tra l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna Alberto Laddomada, il responsabile dei servizi veterinari dell’Ats Franco Sgarangella, i rappresentanti del servizio di Igiene pubblica e veterinaria dell’Assessorato e le associazioni di categoria degli agricoltori Cia, Copagri, Confagricoltura e Coldiretti. L’assessore ha dato rassicurazioni sulla pronta e capillare risposta dei servizi veterinari nei territori nei quali sono stati accertati nuovi focolai del sierotipo 4 della lingua blu con l’istituzione di una specifica task force.
Si parla di oltre 400mila capi già vaccinati e sono a disposizione altre 400mila dosi di vaccino per il sierotipo 4. Di fronte alle preoccupazioni espresse dalle associazioni di categoria per il diffondersi della malattia (che colpisce ovini e bovini), Arru ha assunto l’impegno di portare quanto prima in Giunta una delibera che assicuri la possibilità di vaccinazione anche per i bovini nelle aree infette e che aggiorni la tariffazione straordinaria per consentire la vendita dei vaccini agli allevatori e la somministrazione da parte dei veterinari anche del servizio pubblico.
Ad oggi, sono oltre un centinaio i focolai accertati per il sierotipo 4. Se ne calcolano undici nel Cagliaritano, dodici in Gallura, un nel Nuorese e ben novantatre in Ogliastra.
Nella foto: l'assessore regionale Luigi Arru
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