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Red 12 settembre 2017
Il premio Nobel ipnotizza la platea
Dall´origine dell´universo allo sviluppo del territorio: la lectio magistralis del premio Nobel per la fisica 2015 Arthur McDonald ai seminari promossi dal rettore dell’Università degli studi di Cagliari


CAGLIARI - «Oggi scienza e politica collaborano, grazie a una realtà politica e imprenditoriale sarda illuminata che azzarda e scommette sulla cultura. È importante capire il potente ruolo che la ricerca assume nella rinascita del territorio. Sono orgogliosa di essere rettore di questo Ateneo e cittadina sarda»: queste le parole del rettore dell'Università degli studi di Cagliari Maria Del Zompo, che ieri mattina (lunedì) ha introdotto la lectio magistralis di Arthur McDonald, premio Nobel per la Fisica 2015.

«Arthur McDonald è professor emeritus del Dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston, in Canada – ha spiegato Alberto Devoto, docente di Fisica teorica, modelli e metodi matematici dell’Università di Cagliari – In seguito alla scoperta della massa dei neutrini, che l’ha portato a vincere il premio Nobel insieme al giapponese Takaaki Kajita, si è dedicato alla ricerca della materia oscura con il progetto DarkSide e all’impianto di purificazione del gas Argon realizzato nell’ambito del progetto Aria nella miniera di Seruci della CarboSulcis Spa, in collaborazione con l’Università di Cagliari». La lezione, dal titolo “Understanding our Universe from Deep Underground”, ha riscosso grande successo, richiamando l’attenzione di numerosi studenti e docenti. Tema centrale, l’importanza dello studio dei neutrini e della materia oscura nella comprensione della nascita di stelle e galassie, ma anche il valore del progetto Aria, che coinvolge 250 scienziati noti a livello internazionale e 60 istituzioni di 15 diversi Paesi.

La miniera di Seruci (dove il progetto sta prendendo forma) non sarà soltanto un luogo unico di ricerca, ma anche la sede in cui ci si propone di stimolare la crescita economica, tramite la produzione di attrezzature e materiali utili nel campo della medicina. «La rivitalizzazione dell’infrastruttura mineraria sarda – ha aggiunto Cristiano Galbiati, responsabile dei progetti DarkSide e Aria - consentirà la produzione su larga scala di isotopi stabili utilizzati nella lotta al cancro e nella biologia molecolare». «La scienza può essere un grande divertimento - ha detto il premio Nobel, sottolineando la curiosità che spinge anche i non addetti ai lavori a interrogarsi sull’origine e sull’evoluzione dell’universo – La perfezione delle leggi che regolano il tutto affascina e sorprende anche noi scienziati. Per vincere un premio Nobel – ha concluso – è necessario scegliere bene i propri collaboratori. Per il progetto Aria, unico al mondo, siamo molto riconoscenti alla Sardegna, all’Università di Cagliari, alla miniera di Seruci e all’Istituto nazionale di fisica nucleare».

Nella foto: Arthur McDonald e Maria Del Zompo
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