Questa sera, la Libreria Oltre il mare di Porto San Paolo ospiterà la presentazione del libro Un´imprecisa cosa felice (Hacca), con la partecipazione di Mario Borghi
PORTO SAN PAOLO - Un libro che fa sorridere e commuovere, che racconta le storie di chi resta e non si arrende al dolore di una perdita. Di chi riesce, nonostante tutto, a farsi accecare dalla meraviglia. “Un'imprecisa cosa felice” (Hacca edizioni, 2017) è il primo romanzo di Silvia Greco e sarà presentato mercoledì 16 agosto, a Porto San Paolo. L'appuntamento (che rientra nella quinta edizione di Éntula, il festival letterario diffuso dell'associazione Lìberos) è in programma questa sera (mercoledì), alle ore 21.30, nelle sale della Libreria Oltre il mare, con Mario Borghi.
Quando gli oggetti a noi più cari si spezzano, si ammaccano, smettono di funzionare, di colpo diventiamo immobili e tristi. Ma cosa succede quando sono le persone a rompersi, magari in modo ridicolo, assurdo, con partenze stupide e improvvise? Un’imprecisa cosa felice racconta, facendoci sorridere e commuovere, gli imprevedibili risvolti nelle vite strampalate di Marta, di suo zio Ernesto e di Nino. Storie di chi resta e non si arrende al dolore, di chi riesce, nonostante tutto, a farsi accecare dalla meraviglia. Specie se fuori ci sono un prato verde ed un sole buono a scaldare.
Greco, nata a Genova nel 1972, vive da sempre a Torino, dove lavora come impiegata assicurativa. Durante l’università, è stata redattrice del Baretti, rivista letteraria di ateneo, in cui si è occupata prevalentemente di poesia; successivamente ha fondato, insieme a due amiche, il trio di cabaret Le Spaventapassere, con cui ha calcato i palchi di tutta la Penisola. A Torino, ha gestito, insieme ad alcuni amici storici, il circolo Arci Pueblo, che è stato per anni riferimento per le attività artistiche, sociali e ricreative della città. Recentemente, come un vagabondo che ritorna a casa dopo essersi riempito gli occhi di mondo, è tornata alla scrittura.
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