Mariangela Pala
22 luglio 2017
Campo rom e Ponti Pizzinnu: una distesa di rifiuti
Pezzi di macchine, elettrodomestici, erbacce e spazzatura di ogni genere sparsa ovunque. E’ questa la situazione della zona che circonda il campo rom di Ponti Pizzinnu di recente sottoposta a bonifica
PORTO TORRES - Pezzi di macchine, elettrodomestici, erbacce e spazzatura di ogni genere sparsa ovunque. E’ questa la situazione della zona che circonda il campo rom di Ponti Pizzinnu di recente sottoposta a bonifica. Ne sanno qualcosa anche i residenti del quartiere, i primi ad essere circondati da distese di immondizia con tutte le conseguenze di carattere igienico-sanitarie che ciò comporta.
Aree decadenti, quasi irreali, dove si ha la sensazione che qualsiasi cosa possa accadere. L’argomento è stato oggetto di interrogazione con risposta scritta da parte del consigliere sardista Davide Tellini che ricorda come «alcune situazioni molto gravi segnate, fra cui vicolo Gialetto, che confina con una casa di riposo per anziani, non hanno avuto una risposta adeguata, o meglio nessuna azione è stata posta in essere per eliminare il problema». Il consigliere fa un appello all’assessore all’Ambiente Cristina Biancu «persona sensibile a certi temi – dice – ma evidentemente, la programmazione non prevede la tutela delle proprietà delle persone anziane, più fragili e deboli fisicamente, ma assume altre logiche sconosciute».
Nel campo rom dove gran parte delle baracche sono state demolite permane il degrado e l’abbandono di una comunità di adulti e bambini che continuano a vivere in situazioni precarie tra le rovine di alcune casette rimaste distrutte nell’ultimo incendio verificatosi nel maggio scorso. Da allora nessuna bonifica è intervenuta per rimuovere i resti di quelle abitazioni, così nel campo sosta che ospita ancora circa 40 rom perdurano le gravi condizioni ambientali. Nessun progetto di messa in sicurezza, bonifica e caratterizzazione dell’area in oggetto, interventi non più differibili a tutela della salute pubblica e per la riconversione di un luogo che non ha senso di esistere. Una situazione di incuria, documentata da foto e video per risolvere la quale il consigliere Davide Tellini chiede «quali interventi si intendono adottare».
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