L´incontro su “La nostra terra. La nostra casa. Il nostro futuro” è in programma venerdì 16 giugno, alle ore 18, in Piazza del Comune, a Sassari
SASSARI - “La nostra terra. La nostra casa. Il nostro futuro” è lo slogan 2017 della Giornata mondiale contro la desertificazione, istituita dall’Onu nel 1994. In tutto il mondo, si terranno iniziative per promuovere la consapevolezza sull’interconnessione fra sicurezza alimentare, inquinamento, disponibilità di acqua, degrado del suolo, perdita di biodiversità, povertà, emigrazione e conflitti alla luce dei cambiamenti climatici. A Sassari, la giornata verrà festeggiata venerdì 16 giugno, alle ore 18, nel cortile di Palazzo Ducale, in Piazza del Comune, a Sassari, con un'iniziativa pubblica organizzata dal Nucleo di ricerca sulla desertificazione dell'Università degtli studi di Sassari, dal Comune di Sassari e da Cinearena: “La Rasgioni: il tribunale della siccità”.
Il format dell’evento prende spunto da un'antica tradizione di mediazione dei conflitti in Gallura, studiata da Simone Sassu (“La Rasgioni in Gallura”, Armando, 2009) sulla base di una preziosa registrazione sonora effettuata da Pietro Sassu nel 1963: la Rasgioni. Due alligadori (avvocati) rappresentavano gli interessi di ciascuna parte di fronte a tre rasgiunanti (giudici): due nominati da ciascuna delle parti in lite e l’omu di mezu, l’arbitro concordato da entrambe. Gli alligadori erano famosi nel territorio per la loro abilità oratoria, ed anche per questo si accorreva da paesi lontani per sentirli arringare. Esaminata la questione e sentiti i testimoni, l’omu di mezu invitava parti e pubblico al pranzo comunitario, dopo il quale pronunciava il verdetto: dizisa se veniva accettata la richiesta di una delle parti, arrangiu nel caso di una soluzione di compromesso.
«L'idea - spiega il direttore di Nrd Pier Paolo Roggero - è quella di proporre il modello della Rasgioni per promuovere un confronto pubblico su come gestire le sempre più frequenti situazioni climatiche estreme, con l'intento di sensibilizzare la società civile verso temi poco percepiti come i cambiamenti climatici, il degrado del territorio, le connessioni nascoste tra pratiche quotidiane e il deterioramento delle risorse, con specifico riferimento alla Sardegna». L’evento è pubblico e la partecipazione libera.
La Rasgioni vedrà a confronto da una parte le Istituzioni competenti (Enas, Egas, Comune di Sassari, Consorzi di bonifica, Abbanoa, Agenzie regionali, Assessorati regionali, Università, Provincia di Sassari, Genio civile) e dall’altra imprenditori ed associazioni (Coldiretti, Confagricoltura, Cia), agricoltori, commercianti, industriali ed ambientalisti. A punteggiare la serata, il duo musicale “Ciurma anemica” (Daniela Cossiga e Salvatore Delogu) eseguirà alcuni brani a tema. Il modello è stato sperimentato con successo ad Arborea nel 2015 per far emergere i temi legati alla gestione sostenibile della risorsa-acqua mettendo di fronte le Istituzioni, gli operatori economici, le associazioni ambientaliste ed i cittadini. Nei mesi scorsi, i ricercatori dell'Università britannica di Loughborough hanno colto le potenzialità della Rasgioni e l'hanno adattata nel format e nei contenuti al contesto locale.
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