Il pegno rotativo è una forma di garanzia sul formaggio a media e lunga stagionatura: i prodotti che hanno raggiunto almeno 5 mesi di stagionatura possono essere destinati a garanzia di linee di credito
CAGLIARI - La Sardegna è una delle prime regioni a partire con il pegno rotativo, dando così attuazione al decreto interministeriale del luglio scorso. «E' un importantissimo passo avanti verso la razionalizzazione della filiera del pecorino romano perché introduce un sistema di garanzia finora assente che consente di facilitare i rapporti fra il mondo bancario e i trasformatori del latte ovino e che coinvolgerà e aiuterà a sostenere tutti i componenti del comparto, a partire dai pastori. Il pegno rotativo avrà poi il ruolo fondamentale di calmierare il mercato» commenta l'assessore del Bilancio Raffaele Paci, che nei mesi scorsi ha presieduto il tavolo in cui la Regione con il Centro regionale di programmazione ha svolto il ruolo di facilitatore per la definizione degli aspetti tecnici che hanno portato alla stipula del protocollo d'intesa fra Regione, ABI, Consorzio di tutela del pecorino romano e organismi di settore sottoscritto ieri sera.
Il pegno rotativo è una forma di garanzia sul formaggio a media e lunga stagionatura: i prodotti che hanno raggiunto almeno 5 mesi di stagionatura possono essere destinati a garanzia di linee di credito da concedere per la riqualificazione di finanziamenti in scadenza e/o per la concessione di prestiti di campagna. Particolarità importante dello strumento è il fatto che ciascuna azienda, laddove abbia nei suoi magazzini lo spazio necessario, manterrà il proprio prodotto seppure dato in pegno. In caso contrario potrà collocarlo in magazzini individuati congiuntamente da tutti i soggetti rappresentati al tavolo.
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