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Red 22 aprile 2017
Sardegna, Toscana e Corsica nel Progetto Prometea
Per la Sardegna, sono previsti circa 600mila euro in due anni per azioni nei territori di Alghero, Villanova Monteleone, Montiferru, Marghine e Planargia. Cooperazione per favorire l’imprenditorialità e l’innovazione delle aziende del settore agroalimentare ed agrituristico


ALGHERO - Un progetto di cooperazione per favorire l’imprenditorialità e l’innovazione delle aziende del settore agroalimentare ed agrituristico, migliorare il sistema ricettivo integrato tra zone costiere e zone interne, supportare lo scambio di buone pratiche tra modelli turistici sostenibili, creare un marchio di qualità che identifichi le peculiarità delle strutture agrituristiche. Sono questi gli obiettivi che verranno portati avanti da Toscana, Sardegna, Corsica e Paca, attraverso il progetto “Promozione della multifunzionalità del settore agroturistico” finanziato dal Programma Marittimo Italia Francia 2014-2020, grazie al partenariato tra Regione Toscana in veste di capofila, Agenzia Laore Sardegna, “Agenzia delle città e dei territori sostenibili del Mediterraneo”, Quinn “Consorzio universitario di ingegneria per la qualità e l'innovazione” con sede in Toscana, Università di Sassari-Uniss DipNet e Cciacs, Camera di commercio della Corsica del Sud. Prometea, che durerà due anni e ha una dotazione di 1.642.513euro, mette a disposizione della Sardegna, nell’ambito del biennio, circa 600mila euro per portare avanti le azioni previste dal progetto nei territori di Alghero, Villanova Monteleone, Montiferru, Marghine e Planargia, aree omogenee individuate rispetto ai parametri utilizzati dall’università nell’attività di ricerca.

Un rilancio economico importante che passa dal rafforzamento della capacità di innovazione delle imprese, dal sostegno all’auto-imprenditorialità con grande attenzione per quella femminile e giovanile, dall’identificazione e dalla valorizzazione di modelli di filiera multifunzionali e sostenibili, che permetterà di promuovere la qualità dei prodotti non solo in termini tecnologici e di sicurezza alimentare, ma soprattutto in stretta connessione con la tipicità e l’identità del territorio. «È obiettivo di questa Giunta valorizzare le potenzialità delle zone interne, mettendo a sistema le energie e la visibilità dei territori costieri della Sardegna con le aree rurali – spiega l’assessore regionale dell’Agricoltura e riforma agropastorale Pier Luigi Caria - il progetto Prometea sostiene la costruzione di un ponte tra uno dei luoghi può rinomati della nostra Isola e l’interno: da Alghero fino al Marghine e alla Planargia passando per le colline di Villanova Monteleone. Oggi diamo avvio a un percorso innovativo e avvincente che vede impegnata la Regione, attraverso la sua Agenzia Laore, con altri soggetti istituzionali della Penisola o esteri, con università e start up del settore agroturistico, nel costruire una nuova rete di sviluppo e occupazione, dove i nostri punti di forza sono l’ambiente, il cibo e la tradizione».

Il supporto alla capacità di fare sistema, oltre che rafforzare la competitività, consentirà, inoltre, di migliorare l’offerta turistica e l’integrazione dei servizi, permettendo così il coordinamento tra le diverse filiere che riguardano l’economia delle zone costiere e di quelle interne. «Da anni – sottolinea il direttore generale dell'Agenzia regionale Laore Sardegna Maria Ibba - siamo impegnati nel promuovere l’innovazione in chiave multifunzionale delle piccole e medie aziende dei settori agricolo, agroalimentare e della pesca e nel sostenere la costruzione di reti che costituiscano fattore importante di crescita economica per il mondo produttivo rurale, anche occasione per la creazione di un’offerta di turismo sostenibile in Sardegna». La definizione di parametri e criteri condivisi per la costituzione di un marchio collettivo di qualità che valorizzi tutti i prodotti della zona transfrontaliera, potrà innescare, in questo senso, un processo di messa a valore delle specificità territoriali, oltre a fungere da garanzia di identificabilità per l’origine e la rintracciabilità della qualità dei prodotti.

Nella foto: l'assessore regionale Pier Luigi Caria
27/3/2024
Una buona notizia che arriva dopo le recenti segnalazioni da parte di Anbi Sardegna, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale e di Coldiretti Sardegna che avevano denunciato lo sversamento a mare dell’acqua del Tirso, diga che aveva superato il limite di guardia, con il conseguente spreco della preziosa risorsa


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