Mariangela Pala
13 marzo 2017
Asinara, stufa Giannolli: il cimelio storico che invoca aiuto
La stufa Giannolli, un cimelio storico che ha superato un secolo di vita (102 anni), utilizzata all’Asinara per sterilizzare gli indumenti all’epoca in cui nell’isola erano ricoverati i malati di colera, invoca aiuto per sé e per tutto quel bagaglio storico che conserva ancora e che attende di essere preservato per il bene delle future generazioni
PORTO TORRES - Un nome ce l’ha e un abito pure. Ma ormai logoro e consumato, quel vestito deve essere restaurato e anche in fretta. La stufa Giannolli, un cimelio storico che ha superato un secolo di vita (102 anni), utilizzata all’Asinara per sterilizzare gli indumenti all’epoca in cui nell’isola erano ricoverati i malati di colera, invoca aiuto per sé e per tutto quel bagaglio storico che conserva ancora e che attende di essere preservato per il bene delle future generazioni.
Finora vista l’età è riuscita a compiere con fatica pochi passi, lo scorso anno da Cala d’Oliva dove era esposta alle intemperie che hanno contribuito al suo degrado, è stata spostata all’interno di un magazzino a Campu Perdu dove si trova tutt’ora. In quel portico tenta di resistere al vento e alla pioggia, ma implora l’aiuto dell’uomo, lo stesso che chiede rispetto e sviluppo per quell’isola dove il patrimonio ambientale e storico nasconde il segreto della rinascita dell’Asinara.
Quell’oggetto prezioso è uno dei tanti “gioielli” difesi dal Carlo Hendel che nell’isola dell’Asinara ha trascorso gran parte del suo tempo, soprattutto per lavoro e che oggi chiede che la stufa Giannolli venga completamente restaurata e collocata in una posizione degna della sua storia, nel museo dell'Asinara. «Sono stupendi i progetti di reti con i più famosi penitenziari del mondo, - dice - ma quando queste "perle", dal punto di vista storico e naturalistico, saranno irrimediabilmente distrutte non si potrà fare altro che esaminarle dalle immagini fotografiche».
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