La Regione non ha accolto le richieste arrivate dal nord ovest della Sardegna, dopo le polemiche dei mesi scorsi e la "minaccia" (non mantenuta) del sindaco di uscire dalla Rete Metropolitana. Dal 4 aprile le imprese potranno presentare i piani da destinare ai progetti. Intanto da Cagliari si attendono risposte
ALGHERO - Dal 4 aprile le imprese algheresi potranno presentare i piani da destinare ai progetti da realizzare nei comuni ammessi alle aree di crisi non complessa (insieme a Fonni, Macomer, Nuoro, Thiesi, Nurri, Olbia, Sanluri, Villacidro e alcuni comuni dell’hinterland di Cagliari). Le risorse a disposizione raggiungono i 124 milioni e nelle prossime settimane in città saranno calendarizzati degli incontri formativi. Dunque, la Regione non ha accolto le richieste arrivate dal nord ovest Sardegna di includere Alghero nell'area di crisi complessa, nemmeno dopo le polemiche scoppiate nei mesi scorsi [
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Da una parte la "minaccia" del sindaco Mario Bruno di uscire dalla Rete Metropolitana sfidando la giunta regionale a colpi di comunicati stampa e dichiarazioni infiammate [
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LEGGI] a difesa della decisione dell'Esecutivo regionale rispetto alle indicazioni del Ministero. Oggi di quel botta e risposta mediatico resta l'esclusione a sorpresa della Riviera del corallo da un triangolo che l'ha vista sempre compresa con Sassari e Porto Torres nelle aree di crisi complesse; e se non bastasse il silenzio dell'amministrazione comunale algherese e di quanti in quelle settimane avevano attaccato la scelta dell'esecutivo Pigliaru (Forza Italia in testa).
Un dietro front politico dopo l'altro: prima quello della Regione che include Alghero (delibera del 13 settembre) per poi escluderla due settimane dopo (delibera 30 settembre). Poi quella di un sindaco che prima annuncia azioni eclatanti e poi si arrende nonostante il «clamoroso errore». Eppure anche lo sblocco delle risorse per l'area "non complessa" non paiono la migliore risposta in un territorio dove la lista delle incompiute regionali si estende: dall'aeroporto ancora ingessato, al porto mai valorizzato, dalle bonifiche dell'ex campo rom mai realizzate al palazzo dei congressi dimenticato. Ma la lista è lunga.
Nella foto: il presidente della Regione Pigliaru e il sindaco Bruno