S.P.
26 febbraio 2017
Pd, Giovanna Sanna per Andrea Orlando
Giovanna Sanna al lavoro per la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria del Partito Democratico
SASSARI - «La scelta di Andrea Orlando di candidarsi alla segreteria del PD è nel segno della responsabilità, ma anche del coraggio. Io penso che la fase che il Partito Democratico sta attraversando possa diventare una enorme occasione di rilancio e rinascita. Il Pd ha meno di dieci anni. Le idee fondative con le quali è nato, la fusione tra cattolici e progressisti, da un lato, la volontà di creare uno spazio dove i riformisti, sia socialisti che liberali, potessero sentirsi a casa, dall’altro, non sono riuscite a trasformarsi in realtà. La candidatura di Andrea – lo credo e sto lavorando per questo – può consentire di ripartire dal progetto originario, e tenere insieme culture e generazioni differenti, quelle di chi ha contribuito alla nascita di questo partito e di chi con questo partito è nato, la nuova classe dirigente di oggi e di domani, cui non appartengono le divergenze dei fondatori». Lo ha dichiarato la deputata Giovanna Sanna.
Le scadenze dei prossimi due mesi sono ormai definite. La presentazione delle candidature a segretario avverrà entro il 6 marzo; le riunioni di circolo per illustrare le candidature si svolgeranno dal 20 marzo al 2 aprile; le convenzioni provinciali il avranno luogo il 5 aprile. La Convenzione nazionale si svolgerà il 9 aprile e le primarie si terranno il 30 aprile, dalle ore 8 alle 20. Il nuovo segretario sarà proclamato dall’assemblea nazionale il 7 maggio.
«Perché la leadership non può essere quella dell’uomo solo al comando, delle prove muscolari, del conflitto permanente. Quante e quanti credono nella bellezza della politica sanno che si fa insieme, ripartendo dalle comunità e dai luoghi del nostro Paese. Ci sono temi che sono gli elementi caratterizzanti del PD come forza di centrosinistra, alternativa a Grillo e alle destre: il lavoro, i diritti, la lotta alle disuguaglianze. Il Congresso deve servire a ricostruire il partito, a farne la casa riconosciuta e accogliente di tutti i riformisti, con la consapevolezza che occorrono una visione della politica e dell'intervento pubblico sostanzialmente differenti rispetto al passato. Sono convinta che Andrea Orlando sia il candidato con la cultura e la capacità necessarie a raggiungere questo obiettivo. Il PD ha bisogno di un leader che sappia tenere unite le persone e le esperienze e che faccia dell’ascolto e del dialogo il suo tratto distintivo» conclude Giovanna Sanna.
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