L'assessore all'Ambiente del comune di Alghero Raniero Selva parla di atteso epilogo dopo la sentenza della Corte di Stato sull'appalto d'igiene urbana. E non lesina alcune velenose frecciatine
ALGHERO - E' ancora troppo presto per cantare vittoria, ma il probabile avvio del nuovo appalto per l´igiene urbana impone grande ottimismo, mettendo fine ad un "incubo" lungo circa dieci anni. E' dal lontano 2006, infatti, che la città fa i conti con un servizio insufficiente e per certi versi inadeguato, che il
quotidiano di Alghero ha documentato con particolare attenzione nel corso degli anni [
GUARDA L'ESCALATION]. Non si contano, infatti, gli articoli, le foto-shock e le denunce pubblicate sul fronte del decoro e della pulizia della città.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato di giovedì, manca solo l'ufficialità. E' molto probabile, infatti, che l'Assessorato competente e gli uffici interessati rompano gli indugi, sblocchino il nuovo appalto da circa 60milioni di euro (sette anni) per la raccolta integrata dei rifiuti urbani di Alghero e procedano con la firma del contratto di avvio al servizio con la
Ciclat, già aggiudicataria in via definitiva dal giugno scorso [
LEGGI]. Anche l'ultima sentenza, che respinge il ricorso dell'
Ambiente 2.0, conferma sostanzialmente il pronunciamento del Tar, evidenziando alcuni grossolani errori commessi dalla Commissione in sede di valutazione prima e aggiudicazione poi. Motivo per cui non mancando in queste ore alcuni attacchi politici mirati all'operato dell'Amministrazione.
Si tratta degli stessi artefici del vecchio e superato appalto che tiene Alghero in ostaggio da anni - ribatte l'assessore all'Ambiente - che non lesina alcune velenose frecciatine all'indirizzo di Forza Italia, Ncd e compagni [
LEGGI]. Raniero Selva non ci sta a picchiare contro i dirigenti e gli amministrativi che hanno gestito la delicata procedura (la presidente della commissione di gara era la dottoressa Francesca Caria). «Quì non c'è nessuna colpa - sottolinea Selva - noi siamo per unire le forze e fare il bene della città».
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