Skin ADV
Nuoro News
Notizie    Video   
NOTIZIE
Nuoro News su YouTube Nuoro News su Facebook Nuoro News su Twitter
Nuoro NewsnotiziesardegnaPoliticaLavoro › Aspal: doccia gelata sui lavoratori
Red 7 gennaio 2017
Aspal: doccia gelata sui lavoratori
L´Usb Federazione Regionale Sardegna denuncia come l´ufficio del personale, con una semplice e-mail, abbia comunicato ai lavoratori stabilizzati le nuove sedi di lavoro, con spostamenti anche di oltre 100chilometri. Chiesto un incontro con il prefetto di Cagliari


CAGLIARI - «Assurdo quanto succede in queste ore all’Aspal». Dopo la stabilizzazione dei precari [LEGGI], interviene l'Usb federazione Regionale Sardegna. Infatti, i lavoratori, dopo aver sottoscritto il contratto individuale che prevede l'inizio del servizio per lunedì 9 gennaio, hanno ricevuto una e-mail dall'ufficio personale, che comunica la nuova sede di lavoro. Per molti, è stata una soccia gelata, con spostamenti da Oristano a Carbonia (120chilometri di distanza), da Lanusei ad Olbia (circa 164), da Tortolì a Cagliari (138), da Sanluri a Carbonia (71), da Iglesias a Senorbì (69) ed altri, con distanze che variano dai 60chilometri per i più fortunati ai 200chilometri per i meno fortunati.

«Non cadiamo nel populismo di affermare “con tutta la disoccupazione che c’è sono fortunati ad averlo un lavoro” - insistono i rappresentanti sindacali - Dopo decenni di sofferenze e precariato si vedono stravolgere completamente la vita. Quali criteri siano stati utilizzati per questi spostamenti non è assolutamente chiaro. Nessun bando, delibera o determinazione per chiarire quali uffici fossero scoperti e quali criteri sarebbero stati utilizzati per gli spostamenti del personale appena stabilizzato. Era lecito aspettarsi che lavoratori oramai incardinati in sedi di lavoro ben precise da circa un decennio o più, potessero continuare a prestare il proprio lavoro nella stessa sede, salvo le situazioni in cui veniva richiesto un avvicinamento alla propria residenza. Ma così non è stato, o almeno non per tutti».

«Eppure a quanto pare si è discusso tanto negli uffici Aspal rispetto agli spostamenti e alla riorganizzazione del personale, e a questi incontri hanno partecipato le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil – sottolinea l'Usb - Che posizione hanno queste confederazioni rispetto a quanto accaduto ieri? Perché non hanno mai sollevato eccezioni sulla riorganizzazione pretendendo criteri trasparenti per l’assegnazione delle sedi? Perché non hanno preteso che la sede di lavoro venisse inserita nel bando di stabilizzazione o nel contratto di lavoro appena sottoscritto? Perché alcuni lavoratori hanno festeggiato per essere stati spostati vicino alle proprie case mentre altri si trovano a dover fare i bagagli e stravolgere completamente la propria vita? Forse c’erano dei canali preferenziali che non erano noti a tutti ma solo a pochi intimi? Che ci sia un legame tra queste decisioni così arbitrarie e l’esclusione, voluta e perpetrata, dell’Unione Sindacale di Base ai tavoli di comunicazione e informazione sull’argomento?».

«Già, perché l’Usb ha appreso le informazioni solo a cose fatte – denunciano i rappresentanti sindacali - nonostante sia un sindacato pienamente rappresentativo all’interno dell’Aspal in quanto ad iscritti e a rappresentanza in Rsu, a differenza, ad esempio, della stessa Cgil che, nonostante abbia neanche la metà degli iscritti dell’Usb e non abbia neanche un rappresentante nell’Rsu Aspal, è considerata rappresentativa e viene invitata ai tavoli di informazione. I gravi fatti accaduti in queste ore costringono l’Unione Sindacale di Base a dissociarsi completamente dalle scelte fatte, che non rispettano principi fondamentali che il sindacato ha sempre difeso quali l’uguaglianza, la trasparenza e il rispetto di tutti i lavoratori, senza distinzioni di tessera politica o sindacale. Vogliamo sapere quali logiche sottostanno alle decisioni prese e se sacrificare i diritti dei lavoratori può veramente rendere più efficaci ed efficienti i servizi resi al cittadino». I rappresentanti dell'Usb ne dubitano e quindi chiederanno d'urgenza un incontro con il prefetto di Cagliari per fare chiarezza e per individuare eventuali responsabilità.
28/3/2024
32 mila candidature, 8.100 colloqui programmati, 350 imprese partecipanti, 1.200 annunci pubblicati per 7.000 posizioni di lavoro, questi i numeri di Cagliari. Le parole di Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal
26/3/2024
Una Sardegna in movimento, che dai cambiamenti rapidi della società e dell´economia, vuole trarre nuove opportunità per il lavoro e lo sviluppo: è questa l´immagine del Job Day Sardegna 2024, in corso da stamattina nei padiglioni della Fiera


Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2024 Mediatica SRL - Alghero (SS)