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Nuoro NewsnotizieoristanoOpinioniPoliticaLa Giunta più autoreferenziale ha fallito
Attilio Dedoni 9 dicembre 2016
L'opinione di Attilio Dedoni
La Giunta più autoreferenziale ha fallito


L’esito del referendum costituzionale sta avendo l’effetto di far uscire allo scoperto i tanti nostalgici delle Province già bocciate senza appello dagli elettori con i referendum regionali del 2012, che finora si erano tenuti più o meno nascosti soprattutto nel centrosinistra, nonostante la coalizione che governa la Regione si sia sempre dichiarata, almeno ufficialmente, favorevole all’abolizione degli enti intermedi. Dire che, con il referendum della scorsa domenica, i sardi hanno scelto contraddittoriamente di riportare in vita le Province è pura mistificazione. L’abolizione delle Province era un passaggio minimale di una riforma che toccava aspetti ben più importanti dell’assetto istituzionale della Regione, delle sue funzioni legislative e soprattutto dei suoi rapporti di dipendenza dallo Stato centrale.

Gli esponenti del centrosinistra che oggi hanno fretta di ripristinare gli enti intermedi farebbero meglio a interrogarsi sul perché tre quarti dei sardi hanno bocciato sonoramente una riforma che, se approvata, avrebbe rafforzato enormemente l’asse Renzi-Pigliaru. Quello di domenica è stato un voto sulle occasioni di sviluppo mancate per responsabilità della Giunta regionale e del Governo nazionale, per tutto quello che non è stato fatto – o è stato fatto male – nel confronto sulle entrate spettanti alla Regione, nell’industria, nell’artigianato, nella sanità e nel turismo, dove sono mancati totalmente gli interventi per la destagionalizzazione e per la promozione dei centri dell’interno come mete turistiche.

Per non dire dei trasporti, il settore più penalizzato in questi tre anni, con una Sardegna sempre più assoggettata alle imposizioni delle compagnie private che fanno il bello e il cattivo tempo, complice il pressoché nullo potere contrattuale della Regione, colpa di scelte politiche fallimentari come la mancata creazione di un sistema aeroportuale unico che metta insieme i cinque aeroporti isolani e rafforzi la posizione delle società di gestione nei confronti dei vettori. Ora si pensa a convocare vertici per discutere della situazione politica, per inventarsi un salvagente che consenta di galleggiare nell’attesa che la crisi innescata dal referendum si risolva da sé o magari per spartirsi le poltrone rimaste libere nell’esecutivo, ma si continuano ad ignorare i problemi veri della Sardegna, che sono quelli che hanno determinato il risultato delle urne”, conclude il capogruppo. Il centrosinistra si mostra sempre più autoreferenziale e lontano dalla realtà, incapace di affrontare il declino economico che investe la nostra Isola. Non sarà certo un rimpasto di Giunta a cambiare le cose: la legislatura targata centrosinistra, oramai, può già considerarsi fallita.

*capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale
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14:05
La Città di Alghero onora la memoria dei cinque appartenenti al Corpo degli Agenti di Custodia, barbaramente trucidati nella notte del 18 novembre 1945, durante una rivolta all’interno della Casa di Reclusione di Alghero nel tentativo di impedire l’evasione di massa dei detenuti ivi ristretti


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