Red
6 dicembre 2016
«Femminicidi, intervenire è priorità»
Lo ha dichiarato il senatore sardo Luciano Uras del Gruppo Misto commentando il tentato femminicidio che si è consumato poche ore fa, questa volta in Sardegna, a Tempio Pausania
CAGLIARI - «Sono 117 le donne uccise dall’inizio dell’anno in Italia, 600 negli ultimi 5 anni, 1740 negli ultimi 10: numeri atroci che parlano di una strage silenziosa, tanto più grave se si considera che per ogni donna uccisa ce ne sono migliaia che convivono quotidianamente con la violenza. La vita delle donne è messa in pericolo dalla generalizzata cultura di sopraffazione patriarcale, dall’incapacità di sostenere una relazione affettiva fra pari». Lo ha dichiarato il senatore sardo Luciano Uras del Gruppo Misto commentando il tentato femminicidio che si è consumato poche ore fa, questa volta in Sardegna, a Tempio Pausania.
«Non ci stanchiamo di ripetere che è obbligo ineludibile intervenire senza ulteriori indugi. Dobbiamo pretendere che sia attivata d’intesa con la magistratura e con l’intervento delle forze dell’ordine, in coordinamento tra loro e con i Centri Antiviolenza delle Regioni, un' attenta attività di prevenzione, un monitoraggio attivo di tutte le situazioni a rischio. Si devono moltiplicare ed integrare le strutture preposte all’ascolto. Devono essere evitati comportamenti superficiali e di sottovalutazione che si riscontrano in alcuni casi anche nelle strutture pubbliche preposte a funzioni di prevenzione».
«Il femminicidio non può più essere considerato solo un problema delle donne. Al contrario, la battaglia culturale più importante riguarda la società maschile, che deve essere impegnata a rivedere i propri modi di pensare e di essere nella relazione con le donne. Il silenzio, l’inerzia, l’indifferenza, ci rende colpevoli tutti. Penso non ci sia più tempo da perdere per fermare questa strage che si consuma quasi quotidianamente nel nostro paese. Il Governo intervenga, nel Parlamento si faccia il nostro dovere. Subito. Sono ormai molti gli atti parlamentari presentati per affrontare questo intollerabile fenomeno. Devono diventare - ha concluso Uras - una priorità assoluta della politica».
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