Mariangela Pala
2 dicembre 2016
Porto Torres: 1 milione e mezzo di euro contro erosione costiera
Lo stanziamento per Porto Torres, per la messa in sicurezza delle falesie di retrospiaggia nei litorali di Balai e Abbacurrente e l’intervento di protezione dei terreni di fondazione della Torre di Abbacurrente, è pari a 1 milione e 500 mila euro
PORTO TORRES – Contro l’erosione costiera la Regione mette in campo 11 milioni di euro. Lo ha deciso oggi la Giunta, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. Le risorse, sotto la regia dell’Assessorato, interessano dieci Comuni a coste rocciose o sabbiose. Arbus, Cagliari, Pula, San Vero Milis, Sinnai e Porto Torres riceveranno gli stanziamenti per azioni sulle coste rocciose.
La programmazione relativa a interventi su spiagge riguarda invece Budoni, Cagliari-Capoterra, Badesi e San Teodoro. Lo stanziamento per Porto Torres, per la messa in sicurezza delle falesie di retrospiaggia nei litorali di Balai e Abbacurrente e l’intervento di protezione dei terreni di fondazione della Torre di Abbacurrente, è pari a 1 milione e 500 mila euro.
«La protezione delle coste ha una valenza strategica molto forte per la Sardegna sia per l’ambiente che per l’incolumità delle persone - ha dichiarato l’assessora Spano - gli aspetti della mitigazione del rischio e della messa in sicurezza sono quindi prioritari ma sempre all’interno di una gestione integrata che considera la riqualificazione delle aree ambientali importanti, la fruizione dei siti e le ricadute economiche. Pertanto, alla base degli interventi, c’è stata una grande condivisione con i territori, dagli Enti locali agli altri soggetti istituzionali e agli attori economici, per prevedere possibili problematiche e intervenire preventivamente».
Problemi annosi sull’erosione costiera di cui la Regione si sta facendo carico «per la difesa del nostro ambiente in contesti esposti a rischio di frana e idraulico evidenziati nel Piano di assetto idrogeologico della Sardegna. Si tratta perciò di interventi importanti per la tutela ambientale e la valorizzazione di aree di pregio ma anche rilevanti per ridurre la popolazione esposta a rischio», ha concluso Donatella Spano.
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