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Red 26 novembre 2016
Interventi ferrovie sarde: incontro Pigliaru-Delrio
«Grazie al patto con il Governo, trasporto su ferro sicuro, rapido ed efficiente», dichiara il presidente della Regione Autonoma della Sardegna


CAGLIARI - «Il fatto che la Sardegna abbia una rete ferroviaria arretrata, su cui non si è mai investito abbastanza, si deve soprattutto all’esclusione dal network del sistema ferroviario nazionale». Così l’incipit del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru che, questa mattina (sabato), a Villa Devoto, ha presentato alla stampa gli interventi infrastrutturali sul trasporto ferroviario insieme al ministro Graziano Delrio, all’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana ed all’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile.

«È uno degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità che ora, insieme al Governo, lavoriamo per superare - ha proseguito Pigliaru - Il trasporto ferroviario è stato una priorità di questa Giunta fin da principio e quello che presentiamo oggi è il risultato di un lavoro importante, portato avanti con Governo e Rfi. Nessun annuncio generico, ma la precisa definizione di risorse e tempi, sia di realizzazione che di percorrenza. Parlamo di 402milioni per cambiare le ferrovie sarde, soldi veri, investimenti che partono subito e regolati secondo un cronoprogramma chiaro che tutti potranno controllare, mese dopo mese. Vogliamo una Sardegna sempre più forte nei confronti dell’esterno: conquistare finalmente una mobilità su ferro efficace ed efficiente, che permetta a tutti di viaggiare in sicurezza e velocità e colleghi porti e aeroporti, è un passo avanti decisivo». Si tratta degli interventi infrastrutturali più importanti sulla rete ferroviaria della Sardegna dal dopoguerra ad oggi: l’impegno del Governo con il Patto per il Sud, della Regione e di Rfi, mette in campo 402milioni di euro, per riconoscere rilevanza al trasporto su ferro e per renderlo concorrenziale rispetto alla mobilità su gomma nell’asse tra nord e sud.

«La Sardegna ha finora perso il treno, ora deve iniziare a prenderlo», ha detto il Delrio, che ha definito “strategici” gli interventi sulla rete sarda. «La “cura del ferro” che stiamo portando avanti con forza in Italia, diventa per la Sardegna una cura massiccia. È un lavoro fatto insieme al territorio, ognuno con la propria responsabilità, ma condividendo gli obiettivi e decidendo insieme. La Regione Sardegna si mette così sulla scia delle migliori performance delle altre regioni italiane e con i risultati previsti il ferro sarà davvero competitivo rispetto all’automobile. Quello presentato oggi è un programma concreto. Ci stiamo lavorando da più di un anno e vogliamo raggiungere l’obiettivo di raddoppiare il carico passeggeri dagli attuali 20mila a 40mila». «La Regione punta sulla forte interconnessione tra le aree nodali dell’isola, in particolare tra porti e aeroporti, e avvia azioni strategiche per la modernizzazione della rete e per l’adeguamento dei sistemi di comando e degli impianti di sicurezza a standard tecnologici più evoluti. Tra gli obiettivi da raggiungere nel 2020, quello di percorrere Cagliari-Sassari senza fermate intermedie in meno di due ore», ha dichiarato Deiana, mentre Gentile ha sottolineato la grande attenzione che Rfi sta dedicando alla Sardegna negli ultimi tempi, anche con l'investimento in risorse umane e l’assunzione di venticinque giovani tecnici sardi. Complessivamente, ha sottolineato Gentile, i progetti in campo nell’Isola ammontano ad 850milioni di euro, di cui 378milioni già disponibili.

Sono tre gli interventi presentati. Il totale degli interventi sulla rete Rfi è complessivamente di 346milioni ed al 2020 sarà possibile percorrere senza soste intermedie: Cagliari-Sassari in 1h58’, Cagliari-Olbia in 2h, Olbia-Sassari in 1h01’ (con sosta a Chilivani), Cagliari- Oristano in 35’. Ciascuna fermata intermedia aggiuntiva comporterà un aumento dei tempi di percorrenza di circa 4’. Sulla rete ferroviaria regionale a scartamento ridotto gestita da Arst, il Patto per il Sud destina 20milioni per il sistema di controllo e di automazione dei passaggi a livello per la tratta Senorbì-Isili e prevede la progettazione dell’interconnessione dell’aeroporto Alghero (il costo complessivo dell’opera è attualmente stimato in 45milioni di euro). Inoltre, per la rete metropolitana gestita da Arst sono previsti 36milioni per la linea di Sassari (secondo lotto, Santa Maria di Pisa-Sant'Orsola; terzo lotto Sant'Orsola–Li Punti).


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