Dopo l´incidente automobilistico di ieri sera, la presidente del Comitato di Borgata di Guardia Grande Giuseppina Congiu chiede interventi alla politica
ALGHERO - «L'incidente di ieri sera tra Santa Maria la Palma e Guardia Grande dovuto all'attraversamento di un cinghiale che ha fatto sbandare e infine ribaltare un'auto, mettendo in serio pericolo di vita l'autista del mezzo (nulla di grave per fortuna)
[LEGGI], è solo l'ultimo di una lunga serie di eventi avversi causati dall'eccesso di fauna selvatica nell'agro di Alghero».
Inizia così l'intervento della presidente del Comitato di Borgata di Guardia Grande Giuseppina Congiu, che sottolinea come si tratti di fauna selvatica non autoctona (come cinghiali ibridi e daini), su quali «non si vogliono prendere decisioni drastiche forse per non smettere di foraggiare tutta l'economia che gira intorno al contenimento blando di tale fauna: gabbie, oasi ecologiche, corsi di addestramento, convegni, gettoni».
«Tutto lascia pensare all'ambientalismo usato, in questo caso, come scusa per poter giustificare spese e stipendi. Eradicare definitivamente le specie non autoctone – spiega la presidente del Comitato di Borgata di Guardia Grande - sarebbe una soluzione che accontenterebbe tutti, tranne chi?».
Da tempo i Comitati di Borgata dell'agro di Alghero denunciano l'escalation dei danni alle colture ed ai cittadini dovuti alla fauna in eccesso, tra i quali quest'anno anche morsi di cinghiali a persone e ad animali da compagnia. «Per contro, dalla politica arrivano convegni e continue chiacchiere senza fine, mentre la gente rischia quotidianamente la vita e il raccolto», conclude Congiu.
Nella foto: la presidente Giuseppina Congiu