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A.B. 10 ottobre 2016
«Abbanoa ha rotto l'autorevolezza del tavolo di lavoro»
Questa sera, il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha spiegato i motivi dell´ordinanza e con l´assessore comunale alle Politiche abitative Ottavio Sanna ha ricostruito l´attività messa in campo per una soluzione della vicenda legata a Via Pozzomaggiore


SASSARI – «Non contestiamo il diritto-dovere di adottare questi slacci. L'acqua è un bene comune e deve essere pagato, ma quanto accaduto a Sassari, in Via Pozzomaggiore, mette in luce un atteggiamento poco affidabile del gestore». Parole del sindaco di Sassari Nicola Sanna, che questa sera (lunedì), a Palazzo Ducale, con l'assessore comunale Ottavio Sanna ed il comandante della Polizia Municipale Gianni Serra, è intervenuto sulla questione relativa allo slaccio da parte di Abbanoa dell'erogazione idrica nello stabile che ospita in gran parte alloggi di residenzialità pubblica. Un comportamento (è stato fatto notare) che ha fatto saltare il tavolo che vedeva impegnata l'Amministrazione Comunale con l'assessore alle Politiche abitative Sanna, gli inquilini e la stessa Abbanoa. Da agosto, infatti, si lavorava per consentire la raccolta e la restituzione di circa 10mila euro per ripianare un debito che il gestore quantifica in circa 160mila euro. «Un lavoro non certo facile – ha sottolineato il primo cittadino – anche in considerazione di chi abita negli stabili di Via Pozzomaggiore, con soggetti e famiglie in condizione di povertà estrema, accertata dai Servizi sociali comunali, e con Isee pari a zero o sotto la soglia dei 5mila euro annui.

«È vero che ci sono anche quelli che non pagano per noncuranza – ha precisato ancora – e per questi non vale certo lo stesso trattamento. Ma la rottura da parte di Abbanoa sbriciola anche quella autorevolezza che il tavolo di lavoro stava conquistando. Proprio mentre si ragionava sulle modalità del riparto del debito. Così è sfumata un'operazione che, invece, si presentava come fattibile ed utile per tutti. «La nostra Polizia Municipale questa mattina ha constatato il mancato riallaccio della fornitura idrica –ha fatto sapere ancora Nicola Sanna – e questa inottemperanza all'ordinanza ha fatto scattare la notizia di reato». Un'ordinanza simile ma non uguale ad altre fatte in altri comuni e che sarebbero state invalidate dal Tar. «La nostra è diversa – ha precisato il sindaco – contiene il richiamo all'articolo 61 del decreto legislativo 152/2006, che definisce il “minimo vitale” di quantitativo d'acqua che deve essere garantito per il consumo domestico, oltre il richiamo al collegato ambientale riguardante la risorse idriche, il cosiddetto bonus acqua, approvato a dicembre 2015 e prossimo alla pubblicazione».

«Dopo l'emissione dell'ordinanza – ha detto Serra – abbiamo svolto alcuni sopralluoghi, parlato anche con gli uffici di Abbanoa e rilevato anche che il tubo che collega il contatore master era stato asportato e il riallaccio non effettuato». Soltanto in questi giorni le cisterne dello stabile sono state rifornite da barracelli e Protezione Civile di circa 49mila litri di acqua. «Dal nostro punto di vista – ha ripreso il primo cittadino – si è creata una grave mancanza politica da parte di un soggetto di cui anche noi, come Comune, siamo proprietari. E allora, se da parte nostra non è in discussione il principio del pagamento dell'acqua, quanto avvenuto fa cadere quella fiducia che il tavolo di lavoro stava faticosamente ma produttivamente costruendo». Sul bonus idrico, quindi, il sindaco Sanna ha ricordato che Egas, che lui stesso presiede, ha individuato le linee generali che devono essere seguite per la sua applicazione e che gli uffici dell'ente di governo dell'ambito Sardegna e di Abbanoa sono al lavoro per l'applicazione dei parametri da trasmettere a tutti i Comuni della Sardegna.

«Il nostro livello di sopportazione – ha concluso – non è più sufficiente per un soggetto che tratta i sassaresi e i sardi in questo modo. Occorre subito un cambiamento dei vertici gestionali». A descrivere in breve il lavoro del tavolo di lavoro è stato Ottavio Sanna che ha sottolineato la disponibilità dei condomini al piano di rientro, dopo la verifica accertata dei consumi. Un avvio di piano di rientro che ha portato alla raccolta di 10mila euro. «Sono stati nominati anche tre amministratori di condominio – ha fatto sapere l'assessore – perché seguano questa attività di transazione. Ci siamo quindi messi anche a disposizione per costruire un piano di rientro per le singole famiglie, così come stiamo costruendo un piano di rientro per gli affitti arretrati. Inoltre, abbiamo anche comunicato ad Abbanoa che, poiché in quello stabile sono previste opere di manutenzione per 300mila euro, ci saremmo fatti anche carico del collegamento dal contatore master alla rastrelliera dei singoli contatori. Tutto sembrava andare verso questa direzione, poi Abbanoa si è irrigidita – ha concluso – una rigidità che potrebbe andare anche a discapito di altre situazioni simili, perché a Sassari di questi casi ce ne sono tanti altri».

Nella foto: un momento dell'incontro


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