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M.V. 29 settembre 2016
Regione-bluff, scalo nel baratro
Difficile capire cosa realmente ci sia sotto l´intreccio di interessi che ormai da oltre un anno blocca ogni tipo di sviluppo della società di gestione dell´aeroporto di Alghero. Deiana ipotizza non meno di cinque mesi per ricapitalizzare e vede sempre più difficile il ritorno di Ryanair. Per il sindaco di Alghero non si può ogni volta frapporre un nuovo ostacolo: «occorre organizzare una battaglia molto più forte per il nostro scalo, per questa parte della Sardegna evidentemente così lontana»


ALGHERO - Nubi sempre più cupe sopra il cielo dell'aeroporto internazionale di Alghero. E al netto di errori e investimenti del passato, le maggiori colpe della drammatica situazione in cui si ritrova oggi Sogeaal con i suoi dipendenti, non possono che ricadere sull'unico azionista, la Regione Sardegna. Immobile e testarda, di questo passo, l'unico risultato conseguibile sarà il fallimento della società di gestione dello scalo, con tutto ciò che questo comporta in termini di competitività, sviluppo del territorio e livelli occupazionali. Clamorose le dodici proroghe buche incasellate col bando per la privatizzazione [LEGGI]. Un record negativo difficilmente ipotizzabile anche dai più critici oppositori di un percorso considerato sbagliato su più fronti: dall'europarlamentare Renato Soru [LEGGI], all'ex presidente e deputato Mauro Pili [LEGGI], fino all'ex sindaco algherese e consigliere regionale Marco Tedde [LEGGI] e il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni [LEGGI].

Così la cronistoria del tracollo [LEGGI], come titolava solo poche settimane fa il Quotidiano di Alghero, si arricchisce ad ogni scadenza di nuovi e imprevedibili passi falsi. Un bluff continuo quello messo in campo da Deiana e Pigliaru fino al flop di martedì, quando nessun privato ha presentato offerte per l'acquisto del 71,25% del pacchetto azionario, nonostante le rassicurazioni in tal senso (almeno due le società interessate oltre F2i). Difficile a questo punto capire cosa realmente ci sia sotto l'intreccio di interessi che ormai da oltre un anno blocca ogni tipo di sviluppo. Ciò che vengono puntualmente smentite e disattese sono le promesse di operatività annunciate tanto agli amministratori locali, quanto a imprenditori e sindacati. Un tira e molla che va avanti almeno da febbraio, quando Pigliaru e Deiana incontrarono le organizzazioni di categoria in aeroporto promettendo interventi mirati e immediati all'indomani della chiusura della procedura d'infrazione sui presunti aiuti di stato [LEGGI]. Tutto falso: è passato un inverno, la primavera e l'estate più fredda che il territorio di Alghero ricordi sul fronte passeggeri.

Un totale immobilismo sul versante incentivi, una disastrosa gestione dei contratti con i vettori e la paradossale rottura dei rapporti con Ryanair (primo vettore in Italia) che ha fatto precipitare lo scalo indietro di dieci anni. I dati di traffico da aprile ad agosto, infatti, parlano chiaro: l'aeroporto di Alghero, l'unico pubblico dell'isola, ha fatto registrare volumi di passeggeri in linea con gli anni 2006 e 2007: -36,9% il traffico in aprile 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015; -32% a maggio; -22% a giugno; -21% a luglio e agosto. Inizialmente il freno di Deiana & C. si chiamava Ue (per incentivare il low cost si attendeva la Commissione europea), poi privatizzazione (la salvezza societaria passava per l'interessamento dell'F2i), oggi Madia (il decreto che permette la ricapitalizzazione di società partecipate anche in presenza di bilanci in passivo). Insomma, le decisioni assunte fino ad oggi hanno portato allo stallo attuale, difficile capire adesso come si possa continuare a governare un processo così delicato in totale solitudine, col rischio d'incanalare strade cieche che avrebbero una sola via: il fallimento Sogeaal.

L'assessore Massimo Deiana, infatti, all'indomani del comunicato stampa ufficiale della Regione [LEGGI] in cui si intravedeva la possibilità di valutare la strada del recepimento immediato del Decreto Madia - esattamente quello che chiedevano con un documento unitario Sindaci [GUARDA], imprese e associazioni di categoria, Confcommercio e Federalberghi in testa [LEGGI] e sindacati [LEGGI] - scopre le sue carte con due diverse interviste rilasciate ai quotidiani stampati regionali e bluffa ancora: da una parte punta sempre sulla strada maestra della privatizzazione, dall'altra ipotizza non meno di cinque mesi per recepire il testo unico e ricapitalizzare, fino ad ammettere che in queste condizioni è praticamente impossibile incentivare Ryanair. In pratica è il caos: proprio quando il territorio aspettava risposte, a poche settimane dalla chiusura dell'hub Ryanair che ad Alghero faceva il 70% del traffico, da Cagliari non si parla di alternative.

Posizione diametralmente opposta a quella del Comitato di Sindaci, vertici del sistema produttivo e rappresentanti del mondo sindacale sardo che, già da luglio, col supporto autorevole del prof. avv. Ernesto Stajano, tra i massimi esperti in Italia del settore, avevano certificato la possibilità per Regione e Sogeaal, nel rispetto dei principi e orientamenti 2014, di finanziare e sottoscrivere, perfino in attesa del pronunciamento della Commissione, accordi co-marketing con vettori aerei [LEGGI]. Un intervento certamente possibile anche oggi ha ribadito l'ex deputato e avvocato Francesco Carboni in occasione del tavolo di coordinamento territoriale svoltosi ad Alghero, non intravvedendo ostacoli, in presenza di un valido piano industriale, neppure circa la possibilità che il Consiglio regionale possa recepire in tempi celeri il Decreto Madia e contestualmente procedere alla ricapitalizzazione Sogeaal.

Nella foto: Francesco Pigliaru e Massimo Deiana
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