Regione si faccia carico di un sistema aeroportuale

L’ennesimo tentativo fallito di privatizzare l’aeroporto di Alghero dovrebbe indurre la Regione a riappropriarsi delle sue funzioni di governo in materia di trasporti, oggi incomprensibilmente abdicate mentre il settore, abbandonato a se stesso, va alla deriva, con ricadute negative, in particolare sull’industria turistica, che nella scorsa estate abbiamo appena cominciato a toccare con mano. Proprio in questi giorni si fa un gran parlare dell’ipotesi di una gestione unitaria degli scali sardi.

Il progetto, se ben studiato e programmato da parte della Regione, permetterebbe di risolvere alcuni dei problemi che affliggono i nostri aeroporti, dalla concorrenza interna all’incertezza sul regime di aiuti applicabile alle compagnie low-cost, passando per la disorganizzazione della continuità territoriale. La gestione dei cinque scali sardi come un unico sistema consentirebbe di differenziare l’offerta, in base sia ai bacini di utenza che alle caratteristiche delle infrastrutture, evitando sovrapposizioni e diseconomie.

Una simile iniziativa non può essere lasciata al caso: è viale Trento che deve farsi carico di creare il sistema aeroportuale sardo, aprendo successivamente anche agli investimenti privati ma senza commettere l’errore di mettere una parte così strategica della nostra rete di collegamenti nelle mani di qualche avventuriero desideroso soltanto di accaparrarsi il monopolio sui cieli dell’Isola. A decidere come gli aeroporti devono essere gestiti e a verificare l’operato dei privati dovrà essere sempre la parte pubblica, che dovrà farlo nell’unico interesse dei cittadini e delle imprese sarde.

Invece dalla Giunta regionale, ed in particolare dall’Assessorato ai Trasporti, continuiamo a registrare il più assoluto silenzio sui principali temi che riguardano la mobilità nell’Isola. Il settore è privo di governo ormai da due anni e mezzo e i sardi sono in balia delle bizze dei grandi gruppi privati che fanno il bello e il cattivo tempo, spesso con il benestare della stessa Regione. E’ ora che l’assessore Deiana dica chiaramente da che parte sta, per conto di chi siede sulla sua poltrona e quali interessi è chiamato a rappresentare, perché la materia dei trasporti è di importanza fondamentale in una regione insulare come la nostra e non possiamo più permetterci di patire per i disservizi e per la carenza di collegamenti mentre c’è chi quotidianamente si arricchisce alle nostre spalle.

*capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale