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Red 21 luglio 2016
C’è anche Asproni nella storia di Bakunin
C’è anche un po’ di Sardegna nel libro di Lorenza Foschini, “Zoè. La principessa che incantò Bakunin”. Il figlio del rivoluzionario russo sposò una ricca ereditiera di Tresnuraghes di cui dissipò la ricchezza. Ma soprattutto a Napoli, Bakunin ebbe fra i suoi interlocutori Giorgio Asproni, il grande rivoluzionario sardo


OLBIA - È dedicata a “Zoé. La pricipessa che incantò Bakunin” di Lorenza Foschini, la serata di Portocervo Libri, curata da Luigi Puddu per il Consorzio Costa Smeralda. Zoé Obolenskaja, la moglie del governatore di Mosca, il principe Obolenskj, abbandonata la corte dello Zar riempì la sua vita con una straordinaria avventura politica che la portò a diventare la Ninfa Egeria del rivoluzionario russo Mikail Bakunin, stabilendo una straordinaria relazione politica ed esistenziale. Soprattutto, ne finanziò la vita politica dopo che si incontrarono a Ischia, dove lei era approdata con cinque fili e tutta la sua corte.

Così, presto villa Zevota divenne il centro di una trama internazionale in cui si rifletteva il grande dibattito europeo sulla rivoluzione. Con i soldi della principessa, immensamente ricca e completamente affascinata dall’insegnamento di Bakunin. Che proprio a Ischia, elaborò il conceto di “anarchia” universale. L’invadenza di Bakunin, la sua idea totale di politica votato alla rivoluzione, alla fine avrebbe anche creato un allontanamento della principessa, che nel frattempo era diventata un piunto di riferimento della rivoluzione mondiale. Lo zar, che non poteva sopportare che una ricchissima russa fosse al centro della rivoluzione europea, riuscì a costringere il marito a rapire i figli dalla località segreta in Svizzera in cui si erano rifugiati. Un ritorno in Russia che molti anni dopo sarebbe stato fatale allo scoppio della rivoluzione bolscevica per grande parte della famiglia Obolenski, che fu trucidata. La morte dell’ultima principessa, moglie e vedova del figlio di Zoè, ha la trama di un romanzo dell’orrore.

Lorenza Foschini è una grande raccontatrice di storie. Che si dipanano coinvolgendo un elenco di nomi della politica e della cultura europea. Da Marx a Wagner, da Garibaldi a Cesare Beccaria a Mazzini. Ci sono poi i legami sottili di Bakunin con la Sardegna, che danno al libro di Lorenza Foschini una speciale inclinazione identitaria. Il figlio di Bakunin sposò una ricca ereditiera di Tresnuraghes di cui dissipò tutte le proprietà. Ma soprattutto a Napoli brilla incontro fra Bakunin e il rivoluzionario sardo Giorgio Asproni. A seguire il filo dei racconti e delle suggestioni, conduce il dibattito Flavia Corda, viceredattore capo del Tgr di Cagliari. E Pasquale Chessa, giornalista e storico, già vicedirettore di Panorama e ora consulente del Fai.

Nella foto: Flavia Corda, Pasquale Chessa e Lorenza Foschini
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