ORISTANO - Sono sei giovani extracomunitari, sbarcati in Sardegna un paio di anni fa dal Gambia, dal Ghana e dalla Nigeria dopo aver attraversato il Mar Mediterraneo con i barconi dei migranti e nel prossimo campionato indosseranno la maglia della squadra di calcio di Tadasuni, piccolo centro dell'Oristanese, impegnata nel campionato regionale di Seconda Categoria. Con i suoi 156 abitanti (per la maggior parte anziani), Tadasuni è uno dei tanti Comuni sardi che rischiano la scomparsa a causa dello spopolamento delle zone interne, ma intanto non rinuncia alla sua squadra di calcio.

Ma la rosa è ancora in gran parte da completare. Il presidente Savino Miscali e l'allenatore Lello Medde si stanno guardando intorno, ma l'ossatura della formazione che scenderà in campo è già ben definita con due difensori centrali (il 19enne del Ghana Saidu Sumaila ed il 25enne del Gambia Abdoulie Walli), due centrocampisti (il 21enne somalo Hassan Nurwadi ed il 25enne del Gambia Sanneh Alieu) e due attaccanti (il 18enne nigeriano Eze Kenneth ed il 24enne del Gambia Jatta Saja, 24).

Mister Medde è andato a pescarli al campeggio Sant'Ignazio di Norbello, una delle numerose strutture turistiche che, anche in provincia di Oristano, da qualche anno ospitano i migranti soccorsi in mare. Li ha conosciuti per motivi istituzionali, visto che lui, all'epoca, era vicesindaco di Norbello. Nella doppia veste di amministratore comunale ed allenatore di calcio ha capito subito che lo sport poteva essere uno strumento importante per la loro integrazione. E dopo averli fatti giocare due anni fa nella squadra dell'Ardauli e l'anno scorso in quella di Bonarcado, per la prossima stagione, d'accordo con il patron Miscali, li ha portati al Tadasuni.