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Nuoro NewsnotiziesardegnaOpinioniTrasportiRete ferroviaria, tra problemi e proposte
Arnaldo Boeddu 17 luglio 2016
L'opinione di Arnaldo Boeddu
Rete ferroviaria, tra problemi e proposte


La rete ferroviaria Sarda, sia quella a scartamento ordinario (dove passano i treni di Trenitalia, sia quella a scartamento ridotto (dove per contro viaggiano quelli ex FdS ora ARST S.p.A, non è certamente una infrastruttura moderna, tutt'altro. Questo però, fortunatamente, non significa che non sia sicura. L'intera rete ferroviaria sarda su cui viaggiano i treni di Trenitalia è dotata di un sistema di sicurezza denominato SSC (sistema di supporto alla condotta) e da qualche mese RFI sta installando un sistema ancora più evoluto e che dovrebbe consentire di superare i problemi che si stanno verificando soprattutto con i nuovi treni CAF denominato SCTM (sistema controllo marcia treno). Peraltro, in Sardegna abbiamo già da tempo un sistema cosiddetto "conta assi" che unito al SSC ed in futuro al SCTM rende il sistema ferroviario italiano tra i più sicuri d'Europa.

Quanto accaduto in Puglia, in Sardegna non sarebbe potuto accadere perché in caso di anomalia del sistema o per errore e/o malore del macchinista il treno si ferma automaticamente. Certo, l'imponderabile non si può prevedere ed è sempre dietro l'angolo ma, rispetto alla sicurezza, il Segretario Regionale della FILT Cgil Arnaldo Boeddu non ha dubbi, il binario unico non c’entra nulla. Il binario unico ed i problemi che affliggono le ferrovie in Sardegna sono altri. Visto il numero dei treni circolanti nella nostra isola, il binario unico non pone alcun problema neppure rispetto all'intasamento della linea ma, per contro, in caso di guasto ad un treno, ad un passaggio a livello, ad uno scambio, o qualora si verificasse una qualsiasi anomalia nella linea ferroviaria, anche solo uno di questi potrebbe comportare di fatto il blocco dell’intera rete ferroviaria fino a quando il guasto al treno allo scambio o al passaggio al livello non viene risolto.

Altra questione è invece la tortuosità della rete ferroviaria nella nostra isola che risale alla fine dell’800. Soprattutto da Oristano verso Sassari, il tracciato presenta pendenze elevate, sono i numerosissimi passaggi a livello incustoditi che non consentono ai nostri treni di avere una velocità commerciale accettabile e non permettono un abbattimento dei tempi di percorrenza significativi.
Questo però, sempre ad avviso del leader della Cgil Trasporti Arnaldo Boeddu, non deve farci dimenticare la battaglia nei confronti con il Governo affinché, arrivino le risorse dovute alla Sardegna e di importo pari ad €. 1,4 miliardi, indispensabili per l'ammodernamento della rete e per il superamento di quelle variabili di tracciato che allungano di molto i tempi di percorrenza. Discorso a parte deve essere fatto per l'infrastruttura ferroviaria a scartamento ridotto gestito ora da ARST S.p.A.

L'Azienda Regionale ha ereditato dalla FdS in Gestione governativa una infrastruttura non certo moderna e non priva di problematiche. In alcuni casi, come sulla Macomer -Nuoro si è intervenuti in maniera importante e, ad oggi, sono già state bandite ed in alcuni casi aggiudicate le gare per installare il sistema di sicurezza denominato, in questo caso, ACEI e CTC. Sulla Sassari Alghero il sistema ACEI è presente da oltre 15 anni ma, da troppo tempo, non funziona. Per questo motivo e considerato che la FILT Cgil pone la questione della sicurezza come l'aspetto più importante su cui fondare le basi di un rapporto di lavoro, è da quando è fuori uso questo sistema che quotidianamente chiede il suo ripristino. Peraltro, il mancato ausilio di un sistema tecnologico, pone in una condizione di stress il personale viaggiante che, alla fine di ogni giornata di lavoro accusa fattori di stanchezza che si potrebbero e si debbono evitare. Come risolvere questo problema?

Faccio una proposta, peraltro già formulata in altre occasioni. Per quale ragione il Governatore, insieme all'Assessorato Regionale dei Trasporti, non si attiva con il Governo Nazionale affinché anche la manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria a scartamento ridotto sia data ad RFI (rete ferroviaria italiana)? In questo caso, oltre ad affidare ad una realtà solida e professionale come RFI la manutenzione dei binari ora gestiti da ARST si potrebbe arrivare in tempi brevi a medesimi sistemi di sicurezza di circolazione dei treni sia che si viaggi con Trenitalia sia che si viaggi sui treni dell'Arst S.p.A. Non ci sarebbero più passeggeri di serie A e di serie B e, questione non trascurabile, avendo una massa critica importante anche sul versante delle gare di appalto per l’ammodernamento della rete a scartamento ridotto si risparmierebbero parecchi euro.

*Segretario regionale Filt Cgil


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