PORTO TORRES - Area pedonale sì, area pedonale no, o soltanto in determinate giornate e fasce orarie. Il dibattito si inasprisce in città ancora una volta. L’isola pedonale dalle 10 del sabato e per tutta la domenica « è desertica e letteralmente inutile», protestano i commercianti. Dal 19 giugno vige, infatti, l’ordinanza di divieto al passaggio di veicoli nel tratto compreso tra le vie Ponte Romano e Giordano Bruno, che durerà tutti i fine settimana fino al 2 ottobre.

«E’ un’esagerazione - risponde il sindaco Sean Wheeler in sede di Consiglio – dobbiamo iniziare a cambiare cultura» perché «l’idea di chiudere il corso deve diventare a mio avviso un concetto che dobbiamo iniziare ad assimilare - aggiunge - non possiamo pretendere che chiudendo una strada da oggi al domani i fatturati dei negozianti si quintuplicano oppure che tutto il nord Sardegna venga a passeggiare lì, è ridicolo». La cosiddetta pedonalizzazione del corso è stata istituita «in barba alle ragioni ampiamente spiegate agli amministratori dai responsabili dell’Associazione Botteghe Turritane», polemizzano i commercianti, riferite in particolare ad una riduzione drastica del fatturato.

«Vorrei condividere con voi il fatto che quel pezzo di strada che sono 50 metri non è una strada - chiarisce il sindaco - ma una zona cuscinetto che fa da interfaccia tra il traffico cittadino urbano e la zona del porto». Una sperimentazione dell’amministrazione comunale per «educare la cittadinanza a vivere la nostra città in maniera diversa, poiché allo stato attuale quel pezzo di strada è vietato al parcheggio, - spiega il primo cittadino – ma chi consuma un caffè spesso si mette in doppia fila per avere la comodità di parcheggiare vicino, creando problemi di sicurezza al traffico».

Il sindaco chiede ai cittadini di fare un sacrificio e cominciare ad immaginare che il corso come via Libio - sulla quale annuncia investimenti relativi alla pavimentazione - «si presti ad essere calpestata da piedi e non da Suv o macchine in genere, per avere un centro storico che incomincia a prendere una certa connotazione». Per ora il test ha avuto come risposta un chiaro segnale di disapprovazione da parte dei commercianti ma «per quel che mi riguarda – evidenzia Sean Wheeler - avrei chiuso completamente la strada dove i bambini possono camminare da una parte all’altra, la libreria può organizzare eventi in mezzo alla strada e tanti altri possono fare delle iniziative e forse fra qualche anno staremo a dire: che bel centro storico!».