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Mariangela Pala 28 giugno 2016
Porto Torres, isola pedonale e contributi: commercianti pronti alla serrata
Il centro commerciale naturale Le Botteghe Turritane annuncia l’annullamento di tutte le iniziative di animazione urbana «perché non supportate, neanche minimamente, dall’amministrazione» e la serrata delle attività come forma di protesta qualora non venga variata l’ordinanza del sindaco che istituisce l’isola pedonale nei fine settimana e per tutto il periodo estivo fino al 2 ottobre


PORTO TORRES - «Il centro chiuso nel weekend è diventato un deserto». L’isola pedonale così come è non convince i commercianti. Il centro commerciale naturale Le Botteghe Turritane annuncia l’annullamento di tutte le iniziative di animazione urbana «perché non supportate, neanche minimamente, dall’amministrazione» e la serrata delle attività come forma di protesta qualora non venga variata l’ordinanza del sindaco che istituisce l’isola pedonale nei fine settimana e per tutto il periodo estivo fino al 2 ottobre.

Commercianti uniti, dunque, contro l’ordinanza che vieta la circolazione di veicoli dalle 10 del sabato e per tutta la domenica nel tratto compreso tra via Ponte Romano e via Giordano Bruno. «Non siamo contrari all’isola pedonale - ha detto il presidente di Botteghe Turritane, Adriano Solinas – ma chiediamo di modificare gli orari della pedonalizzazione dalle ore 20 in poi e ripristinare il vecchio tracciato compreso tra la Torre Aragonese e via Amsicora per evitare la desertificazione del centro» e consentire l’intrattenimento dei locali e le attività delle associazioni.

L’esperimento adottato dall’amministrazione è stato bocciato dall’associazione che oggi conta oltre 50 associati, ma soprattutto non è stato apprezzato dalla cittadinanza, così come «è stato fallimentare, per totale assenza di programmazione, la chiusura di via Libio e Piazza Marinaru a Natale e alla Festha Manna» sottolinea Botteghe Turritane che ha da ridire sui criteri di assegnazione dei contributi, «un metodo che ci costringe ad annullare manifestazioni consolidate come le tre giornate di Notti Bianche tra cui la sesta edizione di Notte Rosa per mancanza di risorse, visto che si preferisce - aggiunge Solinas - distribuire 30 mila euro solo su 4 iniziative pur lodevoli». Così a bocca asciutta i commercianti non ci stanno e rimproverano l’amministrazione di mancanza di programmazione e di confronto con la stessa associazione Botteghe Turritane.

«A nulla sono serviti gli incontri fatti ai vari livelli con l’amministrazione per esporre le problematiche relative ad alcune decisioni» che avrebbero procurato un drastico calo del fatturato alle attività «spazzando via quel punto di equilibrio raggiunto negli anni passati tra tutti gli esercenti, ossia la pedonalizzazione dopo le 20 nella fascia oraria più favorevole e con una segnaletica apposita. «Le nostre proposte sono state invece disattese e non considerate dalla commissione competente come pure dalla giunta – hanno ribadito i commercianti – fra queste la sperimentazione di un disco orario, le richieste di spiegazione sullo spostamento della nave Gnv e il riutilizzo della banchina Segni merito soltanto del Comandante della capitaneria Bianca».

Proposte inascoltate che rischiano di incrementare una "guerra" in un territorio già martoriato dalla crisi che ha colpito i diversi settori dell’economia, in particolare quello del commercio.


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