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Mariangela Pala 22 giugno 2016
Porto Torres, Piano assistenziale: 5 milioni di euro contro il disagio
Il Piano socio assistenziale - annualità 2016-2017 -2018 - approvato all’unanimità dal Consiglio comunale prevede oltre 5 milioni di euro di stanziamenti complessivi per il 2016 utili per concretizzare iniziative non solo di mera assistenza ma anche di prevenzione al disagio e di integrazione


PORTO TORRES - Famiglie senza lavoro in aumento e una spesa sociale in continua crescita. Il Piano socio assistenziale - annualità 2016-2017 -2018 - approvato all’unanimità dal Consiglio comunale prevede oltre 5 milioni di euro di stanziamenti complessivi per il 2016 utili per concretizzare iniziative non solo di mera assistenza ma anche di prevenzione al disagio e di integrazione. Oltre l’80 per cento dei finanziamenti deriva dai fondi regionali, mentre il restante 20 per cento proviene da risorse comunali. Il Piano è stato redatto insieme alla srtuttura dei Servizi sociali guidata dal dirigente, Flavio Cuccureddu e dal responsabile dei servizi sociali Marcello Tellini.

Nelle linee di povertà estrema gli stanziamenti ammontano a complessivi 425mila euro: «la metà delle somme verranno utilizzate per l’inserimento di persone in netto svantaggio sociale in attività di pubblica utilità», ha spiegato l’assessore ai servizi sociali, Sebastiano Sassu che ha illustrato il piano. Si tratta del cosiddetto servizio civico, una forma di aiuto in cambio di lavori di pubblica utilità (il primo gruppo ha già concluso l’attività mentre il secondo sarà operativo a partire dal 28 giugno). Entro la fine dell’anno la struttura sarà in grado di portare ad esaurimento la graduatoria stilata all’esito del bando pubblicato nel novembre del 2015.

«La novità del Piano - ha aggiunto l’assessore - è che circa 40mila euro saranno destinati a potenziare il sostegno e a favorire l’inserimento di soggetti con disabilità psichiche all’interno di circuiti lavorativi». Risale al mese di marzo la firma del protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e la Asl di Sassari (Dipartimento di salute mentale) per avviare un percorso di riabilitazione per le persone affette da questo tipo di patologia, attraverso il loro inserimento lavorativo in aziende e associazioni presenti nel territorio.

Nel piano assistenziale attenzione anche verso i minori. Nella parte delle spese si potrà evidenziare il raggiungimento di un nuovo traguardo, ovvero l’incremento delle somme a partire dal nuovo Servizio educativo territoriale che passerà da circa 96mila a 104 mila euro, un investimento nelle politiche educative che consentirà un potenziamento del servizio stesso ma anche la presenza dello psicologo affinché si applichino le procedure necessarie per valutare le coppie che decideranno di prendere in affidamento i minori. Due i vantaggi: evitare l’istituzionalizzazione dei minori all’interno di strutture comunitarie riducendo il numero dei minori ospiti; il ridimensionamento dei costi. Per ogni minore, infatti, nelle comunità si spende dai 100 ai 120 euro al giorno, mentre in affidamento la spesa è di 20-30 euro pro die.

Per l’assistenza ai minori stranieri, la Regione ha riconosciuto al comune ulteriori 27mila e 500 euro che si aggiungono ai 22mila e 500 euro concessi dal Ministero. L’amministrazione ha deciso di stanziare 20mila euro per i voucher da assegnare, in base al reddito, alle famiglie per la frequenza dei figli minori nei Centri estivi. Contro il disagio giovanile, il progetto CultuRas in collaborazione con la cooperativa Airone, rivolto ai giovani dai 14 ai 30 anni, con l’obiettivo di creare forme di aggregazione legate alla musica, all’arte e all’orientamento professionale.

Un’altra novità è rappresentata dalla carta elettronica come “titolo valido per l’acquisto di servizi sociali” in sostituzione degli aiuti in denaro contante per gli assistiti, un nuovo sistema messo a punto dai Servizi sociali del Comune di Porto Torres che intende portare avanti la sperimentazione, a partire dal mese di luglio, della voucher elettronico nella contribuzione a sostegno del reddito a favore degli utenti. «Una prassi utile per una maggiore razionalizzazione del denaro pubblico utile ad evitare sprechi, anche perché il denaro spesso viene speso nelle macchinette “mangiasoldi” o per l’acquisto di alcolici o tabacco», ha sottolineato l’assessore Sassu.

«Il modello Isee resta il principale strumento di controllo – ha aggiunto la presidente della commissione dei servizi sociali , Paola Conticelli – ma la novità di quest’anno è il voucher elettronico che garantirà il reale sostegno agli utenti e a contenere il fenomeno della vendita a terzi dei buoni acquisto di prima necessità». Sulla misura del 5 per mille, nel 2012 sono stati incassati 4500 euro, pertanto l’assessore ha invitato i cittadini ad indirizzare la quota a favore del comune per non disperdere quelle risorse da utilizzare per l’assistenza economica. Le risorse impegnate per i servizi sociali hanno registrato un aumento segnale di una cisi economica e occupazinale di un territorio dove gli utenti dell'area 'poverta' e disagio adulti' risultano in salita per tutti i tipi di interventi e servizi offerti dal Comune.


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