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Nuoro NewsnotizieolbiaCronacaAgricoltura › Parassita attacca sugherete: l'allarme di Coldiretti
S.A. 30 maggio 2016
Parassita attacca sugherete: l'allarme di Coldiretti
Coldiretti Gallura: per risolvere il problema della lymantria dispar è necessaria la creazione di una cabina di regia che veda la partecipazione dell´assessorato all’Ambiente della Regione Sardegna


OLBIA - L’infestazione della limantria nelle sugherete e roverelle del nord Sardegna è un fenomeno che si ripete ciclicamente. Con i primi caldi inizia la diffusione del lepidottero noto come lymantria dispar, un bruco voracissimo che causa la perdita di un terzo della produzione di sughero e che non risparmia nemmeno le nervature delle foglie. In questi giorni sono arrivate negli uffici provinciali della Coldiretti Sassari in Gallura diverse segnalazioni sulla presenza della Limantria. Le sugherete maggiormente a rischio sono quelle di Alà dei Sardi e del Monte Acuto, con un potenziale danno ambientale ed economico incalcolabile.

«Dopo alcuni anni relativamente tranquilli – afferma il presidente della Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – il fenomeno della diffusione della lymantria dispar è tornato a preoccupare gli agricoltori del nord Sardegna. Si tratta di un problema irrisolto contro il quale è necessaria la creazione di una cabina di regia guidata dall'assessorato all'Ambiente della Regione Sardegna. Nonostante la nota carenza di fondi sul capitolo prevenzione, è infatti importante che si metta a punto una strategia e una programmazione a lungo termine per salvaguardare le sugherete e le roverete sarde».

«La lotta al lepidottero deve essere una battaglia comune della Coldiretti e della Ragione Sardegna – afferma il direttore della Coldiretti Sassari e Gallura, Ermanno Mazzetti. Esistono diversi modi per poter debellare questa specie, da un costante monitoraggio delle aree più a rischio all’utilizzo di un parassita antagonista come il bacillus thuringiensis. Se non si interviene subito, il rischio è quello di perdere centinaia di piante secolari e di danneggiare uno dei comparti più importanti nell’economia agricola regionale».

Nella foto: Battista Cualbu
Commenti
27/3/2024
Una buona notizia che arriva dopo le recenti segnalazioni da parte di Anbi Sardegna, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale e di Coldiretti Sardegna che avevano denunciato lo sversamento a mare dell’acqua del Tirso, diga che aveva superato il limite di guardia, con il conseguente spreco della preziosa risorsa


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