Mariangela Pala
23 maggio 2016
Fiumesanto, Carta: «confronto con Ep per capire cosa c’è dietro»
Il consigliere comunale di Autonomia popolare, Alessandro Carta in seguito all’evolversi degli eventi che investono il futuro della termocentrale di Fiumesanto sollecita l´amministrazione comunale per un confronto con Eph
PORTO TORRES - «Subito un confronto con Eph». A chiederlo è il consigliere comunale di Autonomia popolare, Alessandro Carta in seguito all’evolversi degli eventi che investono il futuro della termocentrale di Fiumesanto. «Non è più possibile attendere ulteriormente per un confronto chiarificatore con Ep - afferma Carta - alla luce delle ultime dichiarazioni della multinazionale ceca in merito alla rinuncia al quinto gruppo a carbone».
Risale al mese di luglio dello scorso anno la mozione presentata in aula dal consigliere Carta con la quale si dava mandato alla presidente del Consiglio per aprire un dibattito con la società ceca e avere notizie ufficiali sul piano industriale. «Incontro che non si è mai tenuto e che ora più che mai ritengo sia doveroso ed urgente - evidenzia Carta - per capire quale sarà il futuro della termocentrale che, pur essendo nel comune di Sassari, è collocata ad un passo da Porto Torres e interessa la nostra città a pieno titolo». La Società italiana del Gruppo energetico ceco Eph fa dunque marcia indietro a causa delle condizioni economiche non favorevoli, dovute al drastico calo dei consumi di energia rispetto al passato che riguarda tutta l’Italia, ma in modo grave l’isola.
L’annuncio che sancisce lo stop definitivo a importanti investimenti industriali che il territorio aspetta da anni, «arriva dopo un lungo e preoccupante silenzio», afferma Carta. La riqualificazione della centrale termoelettrica di Fiumesanto, infatti, «avrebbe garantito il rispetto di tutti i parametri ambientali relativi al gravoso impatto che la presenza di un impianto così importante comporta, - sottolinea il Consigliere di Ap - nonché una concreta boccata d'ossigeno per le imprese locali e per l'innumerevole numero di disoccupati del territorio che invece vedono sfumare tale possibilità». Nei sistemi economici le cose non si aggiustano da sole ma c’è la necessità e il diritto di capire «quali siano le vere intenzioni del gruppo Eph - precisa Alessandro Carta - fondamentali per il futuro industriale di tutto il nord Sardegna, e capire inoltre se e cosa si nasconde dietro questo preoccupante annuncio».
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