A.B.
20 febbraio 2016
Snai nel Mandrolisai: Paci a Sorgono
«Lavoriamo sulla strategia nazionale aree interne, ottime possibilità per il Gennargentu Mandrolisai», ha dichiarato il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna
SORGONO – A gennaio, la Regione Autonoma della Sardegna ha confermato al Governo il Gennargentu Mandrolisai come seconda area pilota in cui attivare la Strategia nazionale per le Aree Interne. Sono ottime le possibilità, grazie alle continue interlocuzioni con Roma, che dopo quella in Alta Marmilla presto arrivi il via libera anche per la sperimentazione in questa zona della Sardegna. L'ha detto l'assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci incontrando, nella sede della Comunità montana di Sorgono, sindaci ed amministratori della Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai per parlare non solo di programmazione territoriale regionale, ma anche e soprattutto della concreta possibilità di intercettare gli interventi nazionali. All'incontro, insieme al presidente della Comunità Montana e primo cittadino di Meana Sardo Angelo Nocco, sindaci ed amministratori di Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti e Tonara. «Per la prima volta stiamo mettendo in piedi un sistema per rendere operativi tutti gli strumenti e i finanziamenti a disposizione - ha dichiarato Paci - Qui non parliamo solo di programmazione territoriale regionale ma della Snai che il Governo centrale ha messo a punto per far rinascere le aree più interne e svantaggiate con specifici, mirati e solidi interventi di sviluppo».
Le aree interne in tutt'Italia sono identificate per la distanza dai centri di offerta di servizi essenziali (sanità, istruzione, mobilità e connettività virtuale), che riduce il benessere della popolazione locale limitandone scelte ed opportunità. La Strategia d'Area dev'essere approvata da Stato e Regione prima della sottoscrizione dell'Accordo di programma quadro che dev'essere comunque preceduto da un atto negoziale fra Regione, rappresentanza di Comuni dell'area e soggetti attuatori degli interventi. Dopo la firma dell'Accordo, l'area entra nella Federazione delle Aree interne per promuovere e facilitare il raggiungimento dei risultati della Strategia. Per individuare le aree candidabili sono stati utilizzati tre criteri: Comune non costiero, ad alto rischio di spopolamento e ricadente in aree periferiche o ultraperiferiche. Sono stati individuati 116 Comuni appartenenti a 21 Unioni di Comuni o Comunità montane, in base a criteri di perifericità e malessere demografico; poi selezionate 13 aree comparate rispetto all'indicatore “Comuni a rischio scomparsa” ed infine, dopo l'applicazione del parametro di malessere demografico, sono state individuate come candidabili solo Alta Marmilla e Gennargentu Mandrolisai.
Il vicepresidente della Regione, nell'incontro con gli amministratori, durato oltre tre ore, ha chiarito che la Giunta ha aperto una fase completamente nuova di dialogo e intervento nei territori, facendo tesoro delle evidenti criticità del passato ed avendo come caposaldo la programmazione unitaria dei fondi europei, nazionali e regionali. «I precedenti interventi non sono mai riusciti a rendere pienamente operative le strategie a favore del sistema produttivo locale, quindi più che piani di sviluppo complessivi sono rimasti piani più o meno di infrastrutturazione con tutte le difficoltà che sappiamo bene si incontrano in Italia dove fra tempi lunghi e burocrazia le opere si perdono, restano incompiute e, ovviamente rischiano il definanziamento. Noi abbiamo cambiato completamente l'impostazione - ha spiegato Paci - La nostra scommessa è chiara, o mettiamo le imprese al centro degli interventi oppure non cambierà nulla».
Altro passaggio fondamentale è quello di riuscire a fare rete e filiera, mettendo tutti coloro che possono dare un contributo al progetto nelle condizioni di allearsi. «La scommessa è questa, puntare su un progetto e poi fare rete e filiera. Abbiamo tutti gli strumenti per fare in modo che questo accada - ha sottolineato l'esponente della Giunta Pigliaru - Puntiamo molto sulla semplificazione, abbiamo approvato le direttive per gli incentivi alle imprese, 500milioni di euro, con bandi a sportello e pacchetti che partono da 15mila euro, bandi specifici per i territori. Tutti gli imprenditori sono coinvolti. Aiutiamo le imprese con una serie di strumenti, dal microcredito agli incentivi per giovani e donne, stiamo lavorando molto anche con Anci e Camera di Commercio. Siamo in fase di riprogrammazione del Fondo di sviluppo e coesione e dobbiamo fare in modo che vi rientrino anche le grandi opere viarie. Ma è soprattutto importante che ciascun territorio individui i suoi punti di forza e scommetta su quelli: qui c'è l'agroalimentare, ci sono clima e ambiente invidiabili, prodotti introvabili nel resto del mondo, artigianato di alta qualità. C'è un potenziale turistico enorme e unico nel suo genere, che mette al centro il clima, la qualità della vita, l'identità. Da parte nostra c'è la massima collaborazione e disponibilità - ha concluso l'assessore Paci - Voi scrivete un progetto, nelle prossime settimane ci rivediamo e cominciamo un percorso nuovo che sia una svolta, vera e definitiva, per questo territorio».
Nella foto: il vicepresidente regionale Raffaele Paci
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