S.A.
19 febbraio 2016
Parco a Bidderosa, i dubbi degli ambientalisti
Sulla concessione dell´area tutelata di 860 ettari di spiaggia e bosco nel comune di Orosei vigilano gli ambientalisti di Grig
«Curiosi e singolari destini spesso hanno i gioielli naturalistici della Sardegna. E’ il caso, a quanto pare, di Bidderosa, sul litorale di Orosei: 860 ettari di spiaggia e bosco litoraneo di proprietà comunale gestiti finora integralmente dall’Ente Foreste della Sardegna e dalla cooperativa Le Ginestre di Orosei». I "dubbi" nascono al Gruppo d'Intervento Giuridico su Bidderosa, un'area tutelata con vincolo paesaggistico e con vincolo di conservazione integrale.
«Per conservarne le caratteristiche naturali è stato giustamente istituito il numero chiuso: al massimo sono accettati 140 autoveicoli e 30 moto (nessun camper). Un servizio di bus navetta porta le persone verso le cinque calette. Un’area naturalistica come questa ben sarebbe stata un luogo dove trasferire i diritti di uso civico di Orosei, sdemanializzando i siti già illegittimamente urbanizzati e avviando così a soluzione una vicenda complessa con soddisfazione di tutti gli interessi» spiegano da Grig.
Tuttavia, proseguono gli ambientalisti «il Consiglio comunale di Orosei, con votazione quasi unanime (deliberazione C.C. n. 6 del 5 febbraio 2016), ha assegnato in concessione a una società nemmeno ancora costituita (la Natura Park) rappresentata da una “legale rappresentante” (Romina Franca Flore) che legalmente non può rappresentare un soggetto societario che ancora non è costituito 51.055 metri quadrati (cioè più di 5 ettari) di Bidderosa per 15 anni per la realizzazione di un non meglio conosciuto “parco avventura”». E concludono: «non si ha notizia di eventuali procedure selettive né di alcuna verifica su progetti e capacità gestionale e finanziaria di un soggetto societario non ancora esistente. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus segue e seguirà con attenzione gli sviluppi della vicenda e svolgerà le opportune azioni per garantire la salvaguardia di un vero e proprio gioiello naturalistico del Mediterraneo».
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