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S.A. 21 gennaio 2016
Su Gologone: concluso studio su acque sorgive
É la prima volta che viene effettuato uno studio di questo tipo sulla fonte di Su Gologone: sviluppato negli ultimi sei mesi, ha coinvolto Il Genio Civile, Abbanoa, Adis


NUORO - Si è concluso lo studio sulla possibilità di utilizzare le acque sorgive di Su Gologone per alimentare i comuni della Valle del Cedrino effettuato dall'amministrazione regionale. I risultati saranno illustrati lunedì prossimo 25 gennaio dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda ai sindaci dei comuni di Orosei, Galtellì, Irgoli, Onifai, Loculi, Oliena e Dorgali. L’appuntamento è per le 10.30 nella sala riunioni UTR del palazzo di viale Trento. Per lunedi 1 febbraio sono invece convocati i rappresentati del comitato "Abba Vona". Seguirà un incontro pubblico nel territorio.

Uno studio senza precedenti É la prima volta che viene effettuato uno studio di questo tipo sulla fonte di Su Gologone: sviluppato negli ultimi sei mesi, ha coinvolto Il Genio Civile, Abbanoa, ADIS, con l'obiettivo di stabilire se e in che modo sia possibile intervenire senza intaccare le caratteristiche della sorgente, monumento naturale ricadente in area SIC (Sito di Interesse Comunitario). É stato esaminato il comportamento della fonte per misurare la sua effettiva portata nei periodi di piena e di magra e sono state verificate le condizioni delle reti idriche che oggi forniscono l'acqua di Su Gologone esclusivamente ai comuni di Oliena e Dorgali.

L’acqua del Cedrino non è inquinata – Nello stesso arco di tempo, Abbanoa ha reso operativo il protocollo straordinario dei controlli del sistema idrico dei comuni di Orosei, Galtellì, Irgoli, Onifai e Loculi, proposto all’associazione “Abba Vona”, la quale ha espresso l’assenso sulle modalità di accertamento. I risultati di queste analisi, certificate dalla ASL, straordinarie rispetto ai controlli di routine ed effettuate a partire da maggio 2015, confermano la costanza dei valori e l’assenza di fuori norma nei campioni prelevati ed analizzati. La relazione di Abbanoa riporta che «le acque si presentano con una ridotta mineralizzazione, bassi valori di cloruri e sodio, con una adeguata concentrazione di calcio e una adeguata alcalinità. Dal punto di vista organolettico si evidenziano valori più che ottimali con assenza di torbidità, colore, odore e sapore. Non si rilevano fuori norma batteriologici, evidenziando peraltro che nella stessa acqua grezza risultavano valori di E.Coli e Coliformi pari a zero su un campione, e, nel successivo sicuramente tale da non evidenziare, nelle acque grezze, apporti di acque contaminate».

Abbanoa conferma quindi che l’acqua prodotta e distribuita dall’impianto Taddore nei cinque comuni a valle, ha tutti i requisiti per essere considerata oltre che potabile, di buone caratteristiche organolettiche. Tutti i dati sono regolarmente pubblicati sul sito internet di Abbanoa e facilmente consultabili al link http://goo.gl/Hyplah .

Acque irrigue: un solo caso di torbidità Per quanto riguarda le acque irrigue, secondo le analisi effettuate dal laboratorio dell’Enas, l’unico episodio con valori di torbidità fuori norma si è verificato nel giugno del 2014. Pur trattandosi di un evento eccezionale, esiste un sistema che, in questi casi, prevede il collegamento provvisorio al torrino dell’acqua potabile per migliorare le condizioni della fornitura irrigua. La torbidità può verificarsi più facilmente nei periodi invernali, in casi di piena, ma può anche essere dovuta alla sporcizia delle tubature. A tal proposito, su richiesta dell’assessorato, Enas ha offerto al Consorzio di Bonifica la disponibilità a fornire gratuitamente l’acqua necessaria per pulire le condotte.

Stop alle reti colabrodo, al via i lavori La gran parte dell’acqua proveniente dalle fonti di Su Gologone fino a oggi è stata dispersa a causa delle pessime condizioni delle reti idriche. Si calcola che la perdita del sistema idrico di Oliena sia pari al 75% mentre quella di Dorgali raggiunga il 50%. Qualsiasi intervento sulla distribuzione delle acque non potrà prescindere dalla drastica riduzione degli sprechi come sottolineato più volte, l’ultima nella relazione di agosto facente parte dello studio sul Cedrino, anche dall’Autorità del Bacino Idrografico. Per questo motivo l’assessorato dei Lavori Pubblici ha accelerato significativamente gli interventi di risanamento: sono già partiti a gennaio i lavori sulla rete di Oliena e sono in fase di avvio quelli sulla rete di Dorgali, per una spesa complessiva di 4 milioni di euro in due anni. Altri 4 milioni, provenienti dal mutuo infrastrutture, saranno destinati all’efficientamento dei potabilizzatori dei comuni baroniesi.


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